Economia

Money washing: ostacolo all’accertamento circa l’origine della provvista, è riciclaggio

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Money washing: ostacolo all’accertamento circa l’origine della provvista,è riciclaggio!

 

Il solo porre ostacolo all’accertamento circa la provenienza del denaro, attraverso una materiale condotta fraudolenta e dissimulatoria, utilizzando falsi documenti d’identità con aperture di libretti di deposito a risparmio intestati a soggetti inesistenti o di fantasia, configura il reato di riciclaggio.

Perché scatti il delitto di cui trattasi – cioè l’art.648 bis del codice penale che prevede una pena detentiva da quattro a dodici anni di sole “a stelle e strisce”, in pratica dietro le sbarre – non è neppure necessario che l’operazione di occultamento riesca, cioè sia efficacemente impedita la tracciabilità del percorso del denaro provento di truffa o altra attività illecita (delitto, cioè punita come “reclusione & multa”), ma è sufficiente che la possibilità insita nell’attività investigativa sia ostacolata o resa più complicata.

A questa conclusione è giunta la Cassazione con la sentenza n.52549 del 17 novembre 2017, in accoglimento del ricorso del Pubblico ministero che si era visto derubricare un reato dalla Corte di Appello ad una mera ricettazione in capo a due imputati.

In altri termini la massima chiarisce che è riciclaggio e non ricettazione per chi deposita in banca denaro di provenienza illecita, nell’intento di farlo sostituire con banconote pulite. E’ una forma questa, classica, secondo la suprema Corte, per effettuare il “money washing” il c.d. lavaggio del denaro.

A questo proposito, la stessa Corte fa degli esempi:

  • Commette riciclaggio chi versa denaro di illecita provenienza in una società “Fiduciaria”;
  • Sono state condannate per riciclaggio due donne del clan che, nascondendo di essere mogli di “boss della camorra” dediti al narcotraffico, avevano intestato milioni di euro a una società fiduciaria – che di solito è “riservata” e non fa troppe domande – riuscendo con facilità a “smobilizzare” attraverso una serie di assegni circolari a loro intestati, appena hanno visto le acque agitarsi;
  • Riciclaggio “in famiglia” anche per il padre che versa 99 assegni circolari provenienti da una truffa, sui conti correnti intestati ai figli.

Una volta spiegato il meccanismo circa la sostanziale differenza fra il reato di ricettazione e quello di riciclaggio, la Cassazione annulla la sentenza della Corte di Appello e rinvia ad altro giudizio, respingendo anche la tesi di un imputato che non gradiva la presenza della banca nel giudizio, costituitasi nel frattempo parte civile.

Alert della banca

Al netto del comportamento della clientela, di fondamentale importanza appare l’esecuzione dell’Adeguata verifica, ancora oggi, ahimè, considerato un adempimento meramente burocratico.

In altri termini:

… c o n t i n u a …