Società

Mister iperinflazione: Usa e Ue finiranno come lo Zimbabwe

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New York – Gideon Gono, governatore di una banca centrale che ha distrutto il valore della propria moneta nazionale in preda alla disperazione per il rallentamento dell’economia, ha tracciato un parallello tra le strategie politiche monetarie da lui seguite negli ultimi dieci anni e quelle che hanno caratterizzato Federal Reserve e Banca Centrale Europea da quando e’ scoppiata la crisi subprime e poi quella del debito.

Nella consueta dichiarazione di politica monetaria di meta’ 2012, Gono sottolinea che il suo governo non era riuscito a rispettare gli obiettivi di rientro di bilancio, con i risparmi erosi dall’aumento dei prezzi. Le maggiori sfide per l’amministrazione nazionale erano rappresentate dal capitolo delle spese pubbliche e dalla difficolta’ incontrate a rifinanziarsi sui mercati.

Questi fattori negativi hanno col tempo minacciato di portare il sistema economico e dei servizi sociali del paese in una fase di stallo completa, impoverendo ulteriormente la gente del paese africano. E’ proprio in nome della lotta contro questo scenario ipotetico, che il governo e’ entrato in azione per salvare l’economia tramite gli interventi della Banca Nazionale dello Zimbabwe.

Questi interventi, che erano presentati esattamente nella forma di pacchetti di salvataggio e misure di quantitative easing come quelle istituite in Usa e nell’Unione Europea, sono stati strutturati per dare una risposta positiva sul fronte dell’offerta e dei consumi e impedire cosi’ un’ulteriore contrazione dell’economia gia’ in ginocchio.

Con un ‘piccolo’ problema: le misure allora introdotte dallo Zimbabwe non sono servite a porre un freno ai prezzi al consumo, anzi, hanno ottenuto l’effetto contrario, con l’attivita’ economica che ha continuato a calare e l’inflazione che e’ balzata a quota 231 milioni % a luglio 2008.