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Mercati incerti dopo la Fed nell’Opec day, banche giù su timori bail-in

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Nel giorno della riunione dell’Opec dove il piano di riduzione della produzione di petrolio verrà esteso di 9-12 mesi, i mercati finanziari scambiano in progresso. La Fed vorrebbe premere sull’acceleratore, con una sferzata verso un ciclo dei rialzi a ritmo più sostenuto, ma aspetta di avere la prova che “il rallentamento economico è transitorio”. La banca centrale Usa ha inoltre avvertito dei “rischi alla stabilità finanziaria”.  Sono le indicazioni che arrivano dai verbali dell’ultima riunione monetaria della Fed, che hanno messo sotto pressione il dollaro, mentre l’azionario prosegue la sua corsa. A meno di sorprese positive sul fronte macro, a giugno non ci sarà una nuova stretta monetaria, la quarta in un anno e mezzo di tempo dopo nove anni senza rialzi. La Fed si sta preparando intanto a ridurre il suo enorme bilancio pari a 4.500 miliardi di dollari. 

La Banca centrale è convinta che il momento di offuscamento dell’economia, cresciuta di appena lo 0,7% nel primo trimestre, e la frenata dell’inflazione siano fenomeni passeggeri, ma vuole avere prove in questo senso prima di poter premere sul grilletto. Durante la riunione del 2-3 maggio la maggior parte degli esponenti del board della Fed ha detto che ci sarà “presto” bisogno di un ulteriore incremento dei tassi di interesse. Dalle minute emergono anche i piani per un restringimento del bilancio, con le autorità di politica monetaria che discuteranno delle strategie per una riduzione graduale delle operazioni di reinvestimento nei titoli di Stato in scadenza.

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