Economia

Borsa Milano buca quota 18.000, indiscrezioni scatenano vendite su banche

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MILANO (WSI) – Mercati europei sotto pressione e azionario asiatico contrastato, dopo la pubblicazione dell’indice PMI in Cina, in Eurozona e anche negli Usa. LEGGI TUTTI I DATI MACRO

Alla vigilia della riunione della Bce, focus sui diversi alert che sono stati lanciati dall’Ocse. Attesa anche la decisione dell’Opec, con Reuters che ha reso noto che il cartello dei paesi produttori di petrolio starebbe considerando l’idea di congelare la produzione per l’ennesima volta. E’ quanto risulta da alcune fonti sentite da Reuters, che non includono tuttavia la Russia (che comunque, come si sa, non fa comunque parte dell’Opec).

Il mese di giugno non è iniziato sicuramente sotto i migliori auspici. Sugli indici di Borsa dell’Europa, ha pesato soprattutto il calo dei titoli minerari, sulla scia della pubblicazione degli indici PMI della Cina, che non sono riusciti a smorzare l’ansia sulle condizioni economiche della seconda economia del mondo.

In particolare, il dato cinese ufficiale relativo al PMI – che si riferisce alle condizioni delle aziende più grandi – si è attestato a 50,1 punti nel mese di maggio, stabile rispetto ai livelli di aprile, e praticamente in linea con le attese, a fronte dei 50 punti attesi dal consensus di Reuters. Il dato sull’indice PMI non ufficiale stilato da Caixin – che si riferisce alle aziende PMI – è sceso invece a 49,2 dai 49,4 di aprile, rispetto ai 49,3 attesi.

La carrellata di indici Pmi che sono stati comunicati in Europa ha contribuito al sentiment negativo e le vendite sulle banche italiane hanno dato il colpo di grazia, soprattutto alla Borsa di Milano. I titoli bancari italiani sono stati fortemente penalizzati dalla diffusione di alcune indiscrezioni, secondo cui il fondo di risoluzione avrebbe bisogno di una liquidità aggiuntiva. Ubi Banca e BP sono state sospese per eccesso di ribasso e le perdite sono state anche superiori a -8%. Il Ftse Mib è tornato di nuovo sotto quota 18.000, con una perdita che nel finale è stata -1,19%.

Il bilancio non è stato peggiore in quanto nel finale alcune banche hanno ridotto i cali: Ubi Banca -2,57%, Unicredit -1,81%, Mps -3,85%. Evidentemente comunque l’attacco contro titoli come Bper -4,31%, BPM -4,73%, Banco Popolare -6,29%.

Lo Stoxx Europe 600, indice di riferimento dell’azionario europeo, ha ceduto -1%, segnando il calo più forte in due settimane. L’indice, dopo essere sceso -5,4% dai massimi dello scorso 20 aprile, ha recuperato terreno, e la scorsa settimana ha riportato il rialzo più sostenuto da febbraio. Lo Stoxx 600 è inoltre avanzato +1,8% a maggio, registrando il mese migliore dallo scorso novembre.

 

Borsa Tokyo sotto pressione, sulla scia del rafforzamento dello yen, proseguito anche dopo la chiusura dei mercati, quando il premier Shinzo Abe ha confermato i rumor , annunciando la decisione di posticipare il rialzo pianificato dell’IVA. In generale sul valutario, euro ha guadagnato terreno nei confronti del dollaro, a $1,1165 circa, mentre il dollaro ha accelerato al ribasso nei confronti dello yen, perdendo anche -1%, a JPY 109,65. Euro-yen in forte pressione a JPY 122,4o.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha ridotto le perdite con i rumor sul vertice dell’Opec ma è rimasto negativo, con il contratto WTI Crude di New York sotto $49 al barile e il Brent attorno a $49,70. Oro giù attorno a $1.207 l’oncia.

Sul mercato dei titoli di stato, occhio allo spread BTP-Bund risalito sopra la soglia di 130 punti base e ai tassi sui BTP decennali, in crescita all’1,47%.

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