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Mercati snobbano frenata export in Germania, focus sulla Fed

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Per il momento le Borse europee stanno ignorando la delusione per il calo delle esportazioni nella prima economia d’Europa, la Germania. L’indice paneuropeo guadagna terreno, traendo beneficio dalle prospettive politico economiche in Usa. Dopo le elezioni midterm, l’idea è che i Democratici riusciranno a tenere al guinzaglio Donald Trump.

Kit Juckes di Société Générale sottolinea che anche se non ci sono grosse novità, grandi cambiamenti sono nell’aria. “Con le elezioni di metà mandato Usa alle spalle, l’azionario sperano di aver trovato la combinazione ideale di alleggerimento fiscale moderato e stretta monetaria meno intensa del previsto”. Tuttavia sul lungo termine, il previsto stallo politico a Washington “porterà a un rallentamento della crescita da metà 2019 in avanti“.

Oggi gli occhi sono puntati poi sulla Federal Reserve. Jerome Powell non dovrebbe apportare modifiche alla sua strategia di politica monetaria e ormai i mercati si sono convinti che, alla luce degli ultimi dati macro specie relativi all’incremento dell’inflazione salariale, si va verso un rialzo dei tassi a dicembre. Le dichiarazioni verranno centellinate dal mercato dopo il calo dell’8% dei mercati azionari dalla riunione di settembre della banca centrale americana a oggi.