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Mercati, Icahn lancia allarme su “stato euforico”

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Il navigato e ricco investitore Carl Icahn ha lanciato un allarme sui mercati azionari, i quali hanno contro ogni pronostico raggiunto nuovi record nell’ultima seduta di novembre, con il Dow Jones che ha sfondato la barriera dei 24 mila punti. Icahn è preoccupato per l’esagerato entusiasmo mostrato ultimamente nonostante i prezzi si trovino su livelli sopravvalutati.

“Anche se gli utili trimestrali societari risulteranno molto positivi – ha detto alla CNBC l’investitore miliardario – sono seriamente convinto del fatto che siamo arrivati a uno stato euforico”.

Detto questo, l’investitore ha riconosciuto che c’è una forza sottostante notevole nei mercati. “Il mercato è scappato via e ci potrebbe essere una fase di correzione importante, ma non si può dire che tutto questo sia folle”. L’indice allargato S&P 500 è in rialzo del 18% da inizio anno e ha guadagnato oltre il 2,6% nel solo mese di novembre.

È l’euforia per le speranze di approvazione della maxi riforma fiscale Usa – ormai prossima al traguardo nonostante l’ostruzione dei falchi del deficit al Senato – ad avere spinto gli indici principali di Wall Street su nuovi record.

Fino ad agosto Icahn lavorava al fianco di Trump come consulente in materia di regolamentazione, ma poi ha preferito lasciare l’incarico per le critiche ricevute in merito a un presunto conflitto di interesse per via del suo ruolo in una società energetica.

L’agenda pro aziende pensata da Trump durante la campagna elettorale dovrebbe tradursi in una crescita dell’economia, secondo Icahn. “Ho pensato sin da subito che Trump sarebbe stato in grado di cambiare le carte in tavola e finora lo ha certamente fatto”.