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Mercati dubitano di Trump, arrivano spenti a test banche centrali

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Mercati in cerca di direzione in un clima di avversione al rischio. Questa settimana potrebbe insomma essere la volta buona per vedere un ritracciamento duraturo delle Borse. Investitori sempre piĂą disaffezionati all’azionario – sono stati disinvestiti 1,3 miliardi di dollari dai fondi azionari nella settimana conclusasi il 16 agosto – potrebbero dare il via alle vendite sui mercati, in particolare per via dell’incertezza legata alla politica interna americana e alle politiche monetarie. L’agenda dell’amministrazione Trump, che avrebbe dovuto essere caratterizzata da misure pro crescita e pro aziende, è in discussione dopo l’ennesimo rimpasto in seno al governo. Lo stratega Steve Bannon, tra i principali artefici della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa, è stato allontanato dopo la gestione disastrosa delle violenze di Charlottesville. Dopo i commenti controversi del presidente statunitense, i mercati dubitano che Trump sia capace di concentrarsi sulle misure di stimolo economico e fiscale senza farsi distrarre da polemiche futili.

Le turbolenze a Washington D.C. e le difficoltĂ  incontrate dal governo nell’ottenere l’approvazione del Congresso alle misure proposte, fanno capire che Trump farĂ  fatica a varare i grandi piani di taglio fiscale e di maxi investimento nelle infrastrutture promessi a cavallo tra il 2016 e il 2017. A Jackson Hole in settimana si riuniscono i principali banchieri al mondo, tra cui Janet Yellen e Mario Draghi. Quest’ultimo, preoccupato da un’inflazione sottotono, vorrebbe prolungare il QE ma potrebbe essere costretto a un tapering forzato del bazooka monetario. Il tutto mentre dal fronte geopolitico gli attentati in Spagna e le minacce di un conflitto nucleare tra la Corea del Nord e il mondo occidentale continuano a pesare sul sentiment dei mercati. La Borsa giapponese ha perso lo 0,44%, scendendo dai livelli piĂą alti da fine gennaio. Sul Forex l’euro è debole nei confronti del dollaro ($1,1744), mentre tra i mercati delle materie prime, il petrolio cala e l’oro sale. A Piazza Affari FCA in evidenza dopo che i cinesi di Great Wall Motor hanno manifestato interesse per il brand Jeep.

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