Economia

Lotta evasione fiscale record nel 2017, ma non è merito dei controlli

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Raggiunge nuovi record nel 2017 della lotta all’evasione fiscale. Secondo quanto annunciato dal direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, l’attività di recupero dell’evasione fiscale ha riportato nelle casse dello Stato 20,1 miliardi di euro, con un aumento del 5,8% rispetto al 2016.

La cosiddetta rottamazione ha garantito nel 2017 un gettito di 6,5 miliardi di euro, cifra che ha portato a 12,7 miliardi il dato annuale di Agenzia delle Entrate-Riscossione.

“La riscossione è in crescita. Non è un fenomeno una tantum, ma strutturale e ciò permette di guardare con maggiore fiducia al futuro. Qui saranno le risorse per continuare la strategia delle riforme”, ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Il dato arriva il giorno dopo le dichiarazioni del ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ospite di Porta a Porta lo scorso 31 gennaio, ha dichiarato:

“Noi abbiamo avuto quest’anno il boom per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, con 19 miliardi (il dato si riferisce al 2016 ndr). In cinque anni un aumento del 25% delle entrate dovute alla lotta all’evasione”.

Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, dei 19 miliardi totali 4,1 derivano dalla cosiddetta voluntary disclosure (procedure di collaborazione volontaria), voluta dal governo di Matteo Renzi. Ci sono state polemiche intorno alla questione se questi 4,1 miliardi andassero considerati o meno nel totale, in quanto misura una tantum e a cui gli interessati hanno partecipato volontariamente.

Ma anche non conteggiandoli il record rimane. Nel 2015, infatti, il totale recuperato all’evasione era già stato di 14,9 miliardi (record, ma di cui 200 milioni derivanti da voluntary disclosure) e nel 2014 di 14,2 miliardi (altro record, senza voluntary disclosure).

Ma quanti di quei miliardi sono frutto di controlli fiscali? Secondo una ricerca fatta dall’AGI, gli incassi da attività di controllo sono ammontati nel 2012 a 7,2 miliardi, nel 2013 a 7,6 miliardi, nel 2014 a 8,1, nel 2015 a 7,7 miliardi e nel 2016 a 10,5 miliardi. Se però da queste cire si sottraggo i miliardi derivanti dalla voluntary disclosure, emerge un calo degli incassi da attività di controllo vere e proprie: a 7,5 miliardi nel 2015 e a 6,4 miliardi nel 2016.

Questo elemento, secondo quanto affermato all’AGI dal professor Dario Stevanato, docente di Diritto tributario all’università di Trieste, dimostra che “è scarsa o nulla la capacità dei controlli di incidere sull’evasione da occultamento”.