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LA SPECULAZIONE ALLENTA LA PRESA SULL’ EURO

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(WSI) – In area Euro è atteso il dato sul Pmi manifatturiero che dovrebbe confermare il dato preliminare. In settimana l’evento più importante sarà la riunione della Bce ed il discorso successivo di Trichet. Negli Usa in settimana sono attesi gli indici Ism di novembre, ma soprattutto l’attenzione sarà focalizzata sui dati del mercato del lavoro di venerdì.

Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti dietro l’attesa di un taglio dei tassi da parte della Fed e sulla scia dell’andamento positivo del mercato azionario. Il dato preliminare sui prezzi al consumo di novembre ha registrato un rialzo del tendenziale del 3%, livello più alto degli ultimi sei anni, a causa soprattutto del rialzo dei beni alimentari e petrolio. Il forte rialzo del tasso d’inflazione ha allontanato l’ipotesi di un taglio dei tassi nella riunione di giovedì. Il dato finale del Pil del terzo trimestre ha confermato il preliminare (0,7% t/t da 0,3%), con il contributo più forte proveniente dalle scorte e dagli investimenti, negativo invece il contributo delle esportazioni nette. Infine venerdì, Market News ha dichiarato che la Bce nella riunione di dicembre rivedrà in forte ribasso le stime di crescita, aumentando l’attesa che la prossima mossa dell’istituto sarà un taglio dei tassi. Sul mercato monetario continua ad aumentare il tasso Euribor 3 mesi che venerdì è stato fissato a 4,81% superando il massimo di settembre. Lo spread tra il tasso di riferimento Bce e l’Euribor 1 mese ha registrato un nuovo record. Sul decennale la resistenza passa per 4,18% ed il supporto per 3,99%.

Negli Usa venerdì i tassi di mercato hanno chiuso in calo soprattutto nella parte a breve della curva, mentre sul tratto decennale sono rimasti stabili. Lo spread 2-10 anni si è allargato da 89 a 92pb. I listini azionari hanno chiuso contrastati con il lieve calo del Nasdaq ed i rialzi del S&P500 e del Dow Jones. Nel corso del fine settimana Moody’s ha annunciato di aver tagliato o messo sotto osservazione il rating di circa 119 Mld$ di debito emesso dai Siv. Tra i fondi che potrebbero essere soggetti a nuovo scrutinio vi sarebbero anche 6 dei 7 Siv appartenenti a Citigroup, a causa del marcato calo del valore netto degli asset (Nav). Il valore del debito emesso da questi ultimi fondi si attesterebbe intorno ai 65Mld$. Oggi il dato più importante sarà l’Ism manifatturiero di novembre, atteso in lieve rallentamento rispetto ottobre. Sul decennale il supporto più importante si colloca a 3,80%, quello più vicino a 3,89%. La resistenza passa da 4,07%.

Valute: venerdì si è assistito ad un apprezzamento del Dollaro vs Euro in seguito all’indiscrezione di Market News. Nel frattempo secondo il Cftc gli speculatori stanno lievemente riducendo le posizioni combinate nette lunghe in Euro. Per oggi un livello di supporto si colloca a 1,4580, le resistenze a 1,4750 e 1,48. Dopo il forte apprezzamento di venerdì grazie al rialzo dei listini azionari, nel corso della notte lo Yen si è deprezzato in seguito alla notizia del downgrade di Moody’s. Lo Yen ha anche beneficiato del discorso di Fukui (BoJ) che ha avvertito della necessità di essere consapevoli che il mantenimento di un livello di tassi troppo basso potrebbe rendere la crescita economica insostenibile. Nel frattempo, secondo il Cftc, gli speculatori continuano ad avere posizioni combinate nette lunghe lievemente rialziste in Yen.

Materie Prime: marcato ribasso per il greggio Wti sceso sotto i 90$/b su timori di minore domanda futura a causa del rallentamento globale dell’economia, e l’annuncio dell’Arabia Saudita che ritiene l’offerta sui mercati sufficiente. Tra gli industriali in crescita il rame (+1,8%) fortemente correlato all’andamento dei listini azionari. Penalizzati i preziosi in seguito all’apprezzamento del Dollaro. Tra gli agricoli in rialzo il caffè (+0,6%) sulla speculazione di raccolto inferiore alle attese in Brasile.

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