Società

La ripresa delle Borse? E’ solo manipolazione per Faber

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NEW YORK (WSI) – Dalla platea del World Economic Forum di Davos Mario Draghi, il presidente della Bce, lo ha detto chiaro e tondo il ”2012 è stato l’anno del rilancio dell’Euro”. Dal suo punto di vista ora la finanza registra ”un ritrovato e nuovo senso di tranquillità” ma occorre fare di più per la crescita economica”. Dal punto di vista di Marc Faber, uno dei più seguiti e temuti guru di Wall Street, c’è poco da illudersi.

“Indipendentemente da ciò che i mercati si aspettano possa succedere nel breve termine, una correzione prima o poi arriverà”, dice l’esperto americano convinto che dietro le parole di Draghi si nasconda una falla. “E’ tutta da dimostrare l’apparente stabilizzazione dell’Europa; una correzione potrà anche arrivare in ritardo, ma febbraio è storicamente un mese dalle deboli performance borsistiche“. Il punto è che i mercati puniscono gli interventisti.

Il riferimento è chiaro: su entrambe le sponde dell’Atlantico Federal Reserve e Bce sono accorse al capezzale dei rispettivi malati, ma adesso è il momento di aprire gli occhi. “Il crollo dei mercati non potrà che mettere in evidenza la portata della bolla che si è creata: è imbarazzante per la Fed ammetterlo, ma l’economia non si riprende”.

Anche in Europa la situazione non è molto diversa. “Basta guardare all’andamento dei titoli di Stato di Portogallo e Spagna per rendersene conto: l’anno scorso sono stati protagonisti di un rally, e ovviamente in molti hanno colto questa opportunità di investimento, ma grazie all’intervento dei governi. Quello che le persone chiamano semplice interventismo, è in realtà una manipolazione“. Come dire: la campanella che annuncia che la ricreazione è finita non è ancora suonata. Ma quando succederà sarà meglio aver approntato una strategia ad hoc.