Società

L’ascesa sui social media della nuova generazione di mafiosi

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NEW YORK (WSI) – Una nuova generazione di mafiosi sta prendendo piede in Sicilia, precisamente a Palermo, e alcuni di loro non hanno paura di vantarsene su Facebook.

Aggiornando il loro status, pubblicando foto e altri post sfoggiano le loro ricchezze, mostrano il loro potere e fanno sapere ai followers il disprezzo che hanno per i magistrati. Questa nuova moda rischia però di ritorcersi loro contro.

Uno di loro, Domenico Palazzotto, 28 anni, ha creato una pagina di Facebook, sotto falso nome, e ha poi pubblicato, come riporta il Telegraph, foto di se stesso in crociera su barche a motore, mangiando aragosta e champagne, oppure andando in giro in limousine.

Il giovane boss in rampa di lancio, molto famoso nel quartiere Arenella di Palermo, avrebbe aiutato il racket delle estorsioni.

In uno dei tanti video pubblicati online lo si vede mentre dice: “Unitevi alla mia squadra… Siamo i più forti, ah ah ah”. In un altro invece cita il famoso film di Francis Ford Coppola ‘The Godfather’, dichiarando di essere lui “il Padrino” del giorno d’oggi.

Le registrazioni sono probabilmente pensate per essere destinate a diffondere paura tra le comunità. Una fonte investigativa a Palermo ha detto che gli inquirenti stanno trascorrendo molto tempo controllando su Facebook i boss e aspiranti tali che si nascondono dietro falsi nomi.

Palazzotto in uno dei suoi post ha anche scritto: “Per il momento io sono uno dei piccoli squali cacciati nel profondo. Ma arriverà il giorno in cui salirò in superficie e non avrò pietà per nessuno”. È la frase di qualcuno che si tira le arie oppure qualcuno che vuole incutere timore. Delle due l’una.
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Una fonte anonima ha dichiarato al quotidiano inglese che le cose stanno cambiando rispetto al passato: “Andare online per la vecchia generazione di mafiosi era qualcosa di impensabile. Vivevano in case nascoste e mangiavano solo pane, formaggio e verdure coltivate nel loro giardino, senza l’utilizzo di telefoni cellulari e affidandosi a “pizzini” per ottenere i loro ordini. Ora invece il mondo si è capovolto”.

Utilizzano Facebook, messaggi in chat e WhatsApp per mostrare che stanno andando nelle migliori discoteche, spiagge e ristoranti, perché credono che questa sia la chiave per guadagnare rispetto. “Il problema è che così si rendono rintracciabili e possono venire arrestati in qualsiasi momento”.