Economia

King (ex BoE): “accordo Brexit frutto di massima incompetenza”

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L’ex presidente della Banca d’Inghilterra, Mervyn King, ha colpito pesantemente la gestione della Brexit accusando il governo May di “incompetenza di alto grado” e l’accordo messo insieme con l’Ue come “il peggiore dei mondi possibili” e che trasformerebbe il Regno Unito in uno “stato vassallo”.

In un intervento pubblicato su Bloomberg, e intitolato “Il Brexit deal di May è un tradimento della Gran Bretagna”, King ha espresso un giudizio impietoso:

“Ho amici che sono appassionati Remainers e altri che sono appassionati Leavers. Nessuno di loro crede che questo accordo abbia senso. E’ tempo di pensarne uno nuovo, e il primo passo è respingere un accordo che è il peggiore dei mondi possibili”.

Secondo King, la crisi britannica non è economica, bensì politica. Sebbene il voto del referendum si fosse espresso a favore di un taglio netto con l’Ue, come indicato dal premier e dal cancelliere dello scacchiere di allora, il parlamento ha successivamente corretto il tiro per raggiungere un compromesso con l’Ue. Ma King avrebbe auspicato un iter assai diverso:

“I preparativi per la Brexit basati sugli scambi in base ai termini del Wto [una hard Brexit, Ndr.] avrebbero dovuto iniziare nel 2016, immediatamente dopo il referendum, come dissi all’epoca. La Gran Bretagna aveva bisogno di una posizione di ripiego – è sciocco negoziare senza averne una”.

Tuttavia l’esigenza di una Brexit morbida a tutti i costi, secondo King poggerebbe su analisi economiche eccessivamente pessimiste:

“Prima del referendum, le proiezioni economiche ufficiali intese a spaventare il paese non avevano avuto successo. Basate su ipotesi fragili e arbitrarie, esse sono state successivamente smentite. La stessa strategia è riemersa”, ha detto King nel giudicare prive di fondamento le stime sugli effetti della No-deal Brexit elaborate dalla Banca d’Inghilterra, che lo stesso King aveva presieduto fino al 2013 (“Mi rattrista vedere che la BoE sia coinvolta in questo progetto”).

In conclusione l’ex governatore della BoE ha affermato:

“Se questo accordo non verrà abbandonato, credo che il Regno Unito finirà per abrogarlo unilateralmente – indipendentemente dal grave danno che provocherebbe alla reputazione e alla reputazione della Gran Bretagna. Gli stati vassalli (…) si infuriano. “

Le visioni anticonformiste di King non sono una novità: in tempi recenti anche la sostenibilità dell’Eurozona era finita nel mirino delle critiche dell’ex governatore.