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INVESTITORI ISTITUZIONALI: DEBUTTA FUTURE BTP 10 ANNI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva ed in particolare sul tratto a lungo termine, portando ad un calo del differenziale sul 2-10 anni a 203 pb da 207. Rimane invece fermo intorno agli 80 pb lo spread sul decennale Italia-Germania.

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Secondo un articolo riportato da Ft che a sua volta cita calcoli di Goldman Sachs, la Bce, dopo un anno dal collasso di Lehman, ed in seguito alle forti emissioni di liquidità ha registrato un extra profitto di 900 Mln€, di cui 300 Mln€ da giugno quando ha effettuato l’asta ad un anno da 442 Mld€. Sul fronte macro venerdì è stata pubblicata la produzione industriale italiana di luglio risultata migliore delle attese grazie al forte recupero dei beni di consumo e non durevoli. Il dato migliore delle attese potrebbe contribuire ad un miglioramento del Pil del terzo trimestre la cui variazione trimestrale potrebbe così risultare nulla o poco sopra lo zero.

Ricordiamo che oggi sulla piattaforma Eurex debutterà il contratto Future su Btp 10 anni con caratteristiche analoghe a quelle dei preesistenti contratti sul Bund future: cedola nozionale al 6% e controvalore del contratto di 100.000 Euro. Sempre in Italia oggi ci sarà l’asta sul Btp 5 anni nel range 2-3 Mld€. Sul decennale il supporto passa per 3,22% e la resistenza per 3,29%.

Negli Usa tassi in calo soprattutto sulla parte a lungo termine, sulla scia da un lato della chiusura in lieve calo dei listini azionari e dall’altro della possibile disputa commerciale Usa-Cina dopo che l’amministrazione Obama ha preannunciato provvedimenti che prevedono l’introduzione di dazi sulle importazioni cinesi di tubi d’acciaio e di pneumatici. In particolare, nel caso dell’acciaio l’introduzione dei dazi dovrebbe partire dal 2010, mentre invece i dazi su importazioni di pneumatici cinesi (portati dal 4% al 35%) saranno introdotti a partire dal 26 settembre, una data verosimilmente non casuale in quanto si colloca all’indomani del G-20 del 24-25 settembre.

Inoltre a metà novembre è atteso il viaggio di Obama in Cina. L’ipotesi di una guerra commerciale tra le due potenze economiche tende a rendere più cauti gli operatori sulle prospettive in termini di ripresa dell’economia. Di conseguenza ritorna la preferenza verso i Treasury. In settimana sono attesi diversi dati macro importanti tra cui le vendite al dettaglio di agosto, per verificare l’impatto dei recenti incentivi sulla rottamazione di auto. Nel breve supporto sul decennale a 3,30%

Valute: Dollaro in lieve apprezzamento questa mattina verso Euro. Il biglietto tende a seguire sempre da vicino l’andamento dei listini azionari, anche in seguito al maggior utilizzo come valuta di finanziamento nelle operazioni di carry trade, dal momento che negli ultimi mesi si è dimostrata essere una valuta meno costosa e meno volatile dello Yen che in precedenza era la valuta principe delle operazioni di carry trade. Nel breve supporto a 1,4430. Yen in apprezzamento durante la notte sulla scia dell’aumento delle tensioni protezionistiche tra Cina ed Usa. Verso Dollaro il cross si sta avvicinando all’area di supporto collocata a 89,75-90. Verso Euro il livello di supporto oggi si colloca a 131, il successivo a 127,50 circa. Nel frattempo gli speculatori hanno portato le posizioni combinate nette lunghe in Yen vs Dollaro sui massimi da metà febbraio, in base ai dati del Cftc.

Materie Prime: particolarmente negativi gli energetici con il ribasso del greggio Wti (-3,7%) ed il crollo del gas naturale (-9,1%). In calo i metalli industriali guidati da zinco (-2,9%) e piombo (-2,4%). Positivi i metalli preziosi con l’oro in rialzo dell’1% circa. Nel corso della sessione il metallo giallo ha segnato il massimo da 18 mesi. Tra gli agricoli, balzo del grano (+2,1%) poiché l’Usda non ha aumentato le stime relative alle scorte Usa, come invece si attendeva il mercato.

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