Società

Industriali: “Rischio di rivolta sociale”

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ROMA (WSI) – “Quest’ultimo periodo in cui il Paese non è stato governato per assenza di una classe politica ci è costato un punto di Pil”. È quanto dichiarato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante una conferenza stampa al Salone del Mobile di Milano.

Squinzi ha attribuito la perdita di un punto di Pil oltre che all’attuale fase di incertezza politica, anche al fatto che l’esecutivo Monti si sia concentrato troppo sul prelievo fiscale per ridurre il debito e poco sulle politiche di crescita e di rilancio dei consumi interni. “Il calo dei consumi interni è dovuto al fatto che l’azione del governo è stata concentrata sul prelievo fiscale per mettere a posto i conti. Non abbiamo fatto nessun tipo di intervento sulla crescita, come accaduto un po’ in tutta l’Unione europea”, ha spiegato Squinzi.

Ora, secondo il leader degli industriali, è necessario accelerare sulla formazione di un nuovo esecutivo perché “i problemi dell’economia reale sono prioritari rispetto ai problemi politico-istituzionali. Dobbiamo ripartire con un governo di uomini di buona volontà che facciano i provvedimenti necessari”, ha concluso Squinzi.

“In un Paese dove c’è una disoccupazione al 12% e al 40% tra i giovani, sul piano sociale non si potrà proseguire per molto tempo senza portare a esplosioni violente”, ha detto Squinzi per denunciare la situazione di crisi del sistema imprenditoriale italiano.

“Sono preoccupato – ha aggiunto Squinzi – perché la situazione è quella che sappiamo. I suicidi degli imprenditori, 62 fino a oggi, sono solo al punta di un iceberg. Il resto dell’iceberg sono le centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio”.

Intanto il sindaco di Firenze Matteo Renzi rompe del tutto con il segretario e leader del suo partito, il PD. Ai microfoni Sky Tg24 ha anche infatti la sua posizione su Governo e legislatura. “Da tempo dico e spero – ha ricordato – spero che si possa tornare ad elezioni al più presto, perchè il risultato elettorale non ha dato una maggioranza. Se però Bersani e Berlusconi ritengono più opportuno fare un accordo davvero nell’interesse del Paese e non per interessi particolari, mi auguro lo facciano il più velocemente possibile perchè ogni momento in più che viene perso è un giorno in più perso dall’interesse del Paese”. (TMNews)