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Immensa liquidità: fino a quando sell off yen?

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LEGNANO (WSI) – Dopo il clamoroso rialzo di inizio Aprile di tutte le valute contro yen, rialzo legato alle manovre di politica monetaria da parte della Bank of Japan, gli investitori sul mercato valutario (e non solo) sono in attesa che, nel proseguimento dell’implementazione delle misure straordinarie per rilanciare la stagnante economia nipponica, lo yen possa essere ancora pesantemente venduto andando così a centrare quei punti tecnici che molti individuano come possibili approdi per usd/jpy e cambi derivati.

I ritracciamenti sono stati discretamente consistenti e per quanto ci si possa aspettare nuovi flussi di liquidità in acquisto di major contro yen, è divenuto sempre più difficile stabilire un timing di ingresso per poter lavorare sulla spinta rialzista che, seppur latente, è tuttora presente sugli strumenti sopra citati.

Questa notte l’Istituto Centrale Giapponese ha evidentemente lasciato invariati il tasso di interesse allo 0,10% (si tratta in realta di un corridoio tra lo 0 e lo 0,10%) mentre la pubblicazione sull’Indice ei Prezzi al Consumo relativo al mese di Marzo si è attestato al -0,9% contro attese di un -0,8% e un dato precedente al -0,7%, dato che segnala la presenza (e non ci si poteva ancora aspettare diversamente) di deflazione, addirittura però in aumento.

Ricordiamo che è obiettivo imprescindibile di Kuroda e del Board della BOJ di raggiungere un target di’inflazione al 2% in un orizzonte temporale di due anni.

Nella tecnicalità, in breve, il 4 Aprile è stato deciso all’unanimità di terminare ufficialmente il programma di asset purchase, che verrà inglobato all’interno del nuovo piano di stimoli quantitativi, all’interno del quale si prevede di acquistare bond governativi giapponesi su qualsiasi scadenza, andando a raddoppiare la base monetaria al ritmo di 60/70 trilioni di yen al mese, con il fine di aumentare la maturity dei titoli dagli attuali 3 anni ad un range che va da 6 a 8 anni.

Si cercherà di arrivare ad espandere la base monetaria di circa 200 trilioni entro la fine del 2013 e di arrivare a 270 trilioni entro il 2014. La Press Conference di quest’oggi, della quale come al solito non si conosce l’ora ma che dovrebbe tenersi a breve, riveste una particolare importanza in quanto negli ultimi giorni si è sempre più instillata l’aspettativa che possano essere annunciate ulteriori misure di allentamento, complici anche i freschi e deludenti dati sull’inflazione.

La recente price action del cambio principale usd/jpy potrebbe perciò inserirsi nell’ottica di uno scaricamento volto a poter ricomprare a prezzi migliori per guardare ai massimi, per poi poter operare sulle rotture rialziste di questi ultimi.

L’indicatore Speculative Sentiment Index che, come sappiamo indica il posizionamento dei trader retail, indica ancora un leggero sbilanciamento dei compratori il che segnala ancora un predominante interesse in acquisto che tuttavia si trova in trend decrescente nel momento in cui l’avvicinamento ai supporti favorisce la presa di stop loss e la liquidazione perciò di posizionamenti short.

Sarà interessante capire se le aspettative di quest’oggi saranno suffragate dai fatti o se invece saranno disattese nel momento in cui il timing del possibile rialzo tecnico auspicato non corrisponda alla giornata di oggi.

Giornata che vedrà anche la pubblicazione dei PIL USA su base trimestrale e l’Indice di Fiducia del Michigan, entrambi potenzialmente in grado di muovere i flussi di dollari americani, come è accaduto ieri sulla release delle Richieste dei Sussidi di Disoccupazione scese a 339k rispetto ad attese di 352k e che ancora una volta ha rispettato la dinamica che ormai andiamo analizzando da qualche tempo e che vede una grande reattività dei prezzi alla pubblicazione dei dati secondo una logica che premia la positività/negatività del dato con rialzi/ribassi della valuta interessata dallo stesso. Passiamo ora alla consueta sezione tecnica.

EurUsd

La doji daily di ieri del cambio dimostra ancora una volta l’assoluta incertezza degli investitori circa l’andamento del prezzo la cui dinamica riflette perciò il nervosismo generato da un’ottica prettamente orientata al breve e talvolta al brevissimo, legata alle release e che genera grande difficoltà nella costruzione di aspettative anche solo multiday. 1,30 appare il prezzo di equilibrio e il centro al quale gravitano pressioni in acquisto e vendita.

I punti tecnici restano tuttavia molto precisi nel momento in cui 1,3040 e 1,3085 rappresentano le resistenze principali e su cui si vanno ad appiattire medie mobili di breve e di lungo sui time frame più rappresentativi quali il daily, il 4 ore e l’orario. Significativo invece al ribasso l’1,30 dopo il quale è possibile shortare con target stretti in area 1,2965.

UsdJpy

Il cuneo di contenimento del prezzo che si poteva apprezzare da alcuni giorni è stato rotto questa notte al ribasso verso l’area di supporto compresa tra il 98,10 e il 98,45. Tecnicamente la proiezione della figura porrebbe le basi per ulteriori approfondimenti verso 97,30 che passerebbero però dalla violazione di questa importante fascia di prezzo sulla quale è lecito aspettarsi la formazione di figure di ritracciamento per la ricerca di posizionamenti long, come ad esempio l’attuale pin candle sul grafico a 4 ore. I primi target restano naturalmente il 99 e il 99,40 in questo senso.

EurJpy

Ampie correzioni possiamo individuarle anche su questo cross che sembra ancora a caccia di supporti, il più importante dei quali si trova a 127,80. La lateralità a cui abbiamo assistito negli ultimi – si tenga presente che l’oscillazione media giornaliera di questo cambio è di circa 250 pips – pone i presupposti per potenziali incrementi di volatilità rivolti più per la ricerca dei massimi relativi in area 130,50 che per la violazione del suddetto supporto. Buoni potrebbero essere gli acquisti in area 128 per target a 128,80 e 129,10 in estensione. Se il 128 dovesse essere invece in discussione, sono attivabili degli Stop&reverse per la ricerca del vicino 127,60 in primis e 1271,5 poi.

GbpUsd

Ottimo rialzo del cable, rialzo auspicabile da qualche giorno sulla tenuta del supporto dinamico che compone il canale rialzista disegnato dai minimi a 1,48. Il target del ritracciamento al 38,2% di Fibonacci del trend discesista (1,63 – 1,48) passante per 1,54 è stato perfettamente raggiunto e superato aprendo ora a fisiologiche correzioni ancora interessanti per gli acquisti verso l’area di interesse vicina al ritracciamento al 50% di Fibonacci a 1,550/80. Sotto 1,54 spazio per le vendite fino a 1,5365 per stop in pari e possibili allunghi a 1,5330.

AudUsd

Price action confusa sull’australiano che tuttavia si è ben divincolato dal supporto a 1,0230. Sul grafico daily è possibile apprezzare una divergenza inversa rialzista che potrebbe guidare l’ascesa del prezzo verso l’1,04. Più nel breve vale la pena segnalare il forte supporto rappresentato dall’1,03, punto di confluenza di tutte le medie mobili sul grafico orario e del pivot point e dal quale potrebbe essere utile lavorare in acquisto verso l’1,0360 per sfruttare anche qui la utile divergenza inversa bullish con l’oscillatore stocastico. Sotto 1,03 si può operare per girarsi corti verso l1,0265 in prima battuta e 1,0230 in estensione.

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