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Hedge fund puntano sul crollo di questo settore

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La prossima crisi del credito negli Stati uniti finirà per travolgere i centri commerciali. È ormai da anni che i mall americani fanno i conti con un deterioramento dei conti per via della crescita del commercio elettronico. Ora la situazione è diventata più seria. Tanto che sono diversi gli hedge fund a pensare che alcuni dei big del settore potrebbe cedere sotto il peso dei loro debiti, proprio è successo quasi un decennio fa con la crisi immobiliare.

Così come è successo nel periodo precedente lo scoppio della bolla immobiliare, un piccolo ma crescente gruppo di aziende si sta posizionamento per trarre profitto da un crollo che potrebbe stimolare un’ondata di default.

Il loro obiettivo sono i titoli garantiti da ipoteche commerciali. Con le cattive notizie in arrivo dalle catene commerciali come Macy’s e JC Penney, le scommesse al ribasso contro i titoli garantiti da ipoteche commerciali sono in crescita.

Posizioni corte su due delle più rischiose tranche di CMBS sono salite  a 5,3 miliardi di dollari il mese scorso, un incremento del 50 per cento rispetto a un anno fa. In pratica, Gli acquirenti dei contratti sono pagati per le perdite CMBS che si verificano quando coloro che hanno contratto prestiti nel mercato immobiliare non riescono a rimborsare i loro mutui. 

Quello dei  CMBS è un mercato pari a 365 miliardi di dollari e gli scommettitori e speculatori dell’industria dei fondi hedge sono sono convinti del collasso del settore delle vendite al dettaglio che porterà a grandi perdite nel momento in cui i default iniziano ad accumularsi. 

“I centri commerciali stanno morendo e vediamo prospettiva molto limitate per un’ inversione di tendenza in termini di prestazioni”, si legge in un rapporto del private money management Alder Hill. “Ci aspettiamo che il 2017 rappresenti un punto di non ritorno.

Moody’s: bomba a orologeria da $3,7 miliardi

Moody’s ha addirittura parlato di una bomba a orologeria pronta a esplodere (sotto la foto dell’analista dell’agenzia intervenuto ai microfoni dell’emittente Cnbc). Le cose per il travagliato settore si mettono male ora che la Fed alzerà i tassi.

Dopo anni di tassi ultra bassi che hanno alimentato gli investimenti del settore di private equity nelle società di vendite al dettaglio, il numero di catene di capi di abbigliamento, della grande distribuzione e di altri prodotti al consumo è triplicato negli ultimi sei anni, e ora è il livello più alto dalla Grande Recessione.

Moody’s Investors Service ritiene che almeno 19 di queste aziende debba rimborsare una somma ben al di sopra dei 3,7 miliardi di dollari e si parla di debiti che scadono nei prossimi cinque anni. E circa il 30% del totale di debiti aziendali nel settore retail devono essere ripagati entro la fine dell’anno prossimo. Insomma, il tempismo per un rialzo dei tassi, il terzo in dieci anni, non potrebbe essere peggiore per il comparto in un periodo in cui i ricavi continuano a calare e il momento in cui i debiti accumulati dovranno essere rimborsati si avvicina.

Retailers in distress on the rise: Moody's