La Cina continua sulla strada dell’apertura dell’economia. E sotterra, almeno temporaneamente, l’ascia di guerra nei confronti degli Stati Uniti.
Secondo quanto reso noto oggi dal ministero delle finanze cinese, a partire dal primo gennaio 2019 Pechino taglierà i dazi all’import su circa 700 prodotti, tra cui farina di colza, farina di cotone, farina di semi di girasole e farina di palma.
Secondo le indicazioni, Pechino eliminerà inoltre anche le tariffe sull’export di 94 prodotti, compresi fertilizzanti, minerale di ferro, catrame di carbone e pasta di legno. Le tariffe di esportazione di questi prodotti sono attualmente al 40%.
Si tratta del terzo round di tagli tariffari annunciato dalla Cina da settembre. Tutto questo fa parte degli sforzi continui del governo di aprire l’economia all’estero, e dunque, anche alle esportazioni statunitensi.
Tuttavia, come fanno notare alcuni osservatori, gli Stati Uniti potrebbero comunque essere soggetti a tariffe di ritorsione se i negoziati commerciali non produrranno alcun successo nei prossimi mesi.
“Mentre ulteriori sforzi per aprire l’economia possono essere considerati positivi per il sentiment del mercato, qualsiasi interruzione dei colloqui tra Cina e Stati Uniti potrà facilmente allungare un’ombra sugli ultimi sviluppi” fanno notare alcuni analisti.