Economia

Guerra ai contanti: in India, big dell’ecommerce consegna a domicilio cash

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NEW YORK (WS) – La decisione, annunciata lo scorso 8 novembre del primo ministro indiano Narendra Modi, di ritirare dalla circolazione le banconote da 500 e 1.000 rupie, rispettivamente circa 7 e 13 euro, sta causando gravi problemi alla popolazione indiana.

Il provvedimento ha avuto effetti immediati e molti esercizi pubblici hanno smesso da subito di accettare quel tipo di banconote, creando grossi problemi per gli acquisti di tutti i giorni. Per far fronte a questa carenza di liquidità, pari al circa l’86% del totale, c’e’ chi ha escogitato una soluzione.

Snapdeal, una delle piu’ grandi societa’ indiane di ecommerce, che, tra le varie categorie merceologiche di prodotti in vendita sul suo sito, ha aggiunto quella dei “contanti”. In pratica, gli utenti posso ordinare cash online fino a 2.000 rupie (circa 26 euro). Per il pagamento, i clienti usano il proprio bancomat che viene strisciato presso una macchina gestita dal gruppo stesso, pagando una commissione pari a una rupia.

Tornando alla decisione del governo, Modi ha detto che chi possiede banconote da 500 e 1.000 rupie avrà tempo fino al 30 dicembre 2016 per andare in banca o alla posta a cambiarle con le nuove banconote da 500 e altre da 2.000 rupie.

Uno dei motivi alla base della decisione e’ quello di per esercitare un maggiore controllo sul mercato nero. Ma non solo. Dietro il provvedimento c’e’ la volontà dell’esecutivo di spingere gli indiani a depositare in banca il loro denaro e a pagarci sopra le tasse, visto che in India l’evasione fiscale è altissima: l’economia sommersa rappresenta un quinto del PIL nazionale.