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Giochi Preziosi, presidente: “Entreremo presto in Borsa”

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La società di giocattoli prima in Italia punta alla quotazione in Borsa entro due o tre anni. Prima però l’obiettivo è di raggiungere 1 miliardo di euro in ricavi, che è nell’arco dell’impresa.

È l’alleanza con Artsana, nata lo scorso aprile, che potrebbe portare Giochi Preziosi a Piazza Affari. A dirlo è lo stesso presidente del gruppo, Enrico Preziosi, che sogna di rilanciare in fretta i due gruppi, forte proprio dell’ingresso in Giochi Preziosi del nuovo socio Michael Lee, che ha rilevato il 49% e che gli ha consentito di ridurre i debiti.

A inizio aprile l’imprenditore di Taiwan ha investito infatti 60 milioni nell’azienda di prodotti per bambini, come pannolini, scarpine e biberon. La nuova partnership, ha aggiunto il patron del Genoa, porterà in Cina “qualche nostro modello, come la catena Toys Center, Cicciobello, che abbiamo già lanciato, e i Gormiti”.

Oltre che di conti fiscali e Ipo, il patron del Genoa ha parlato anche dei possibili futuri cambi proprietà del club rosso blu. Preziosi ha aperto alla possibilità che il magnate cinese diventi uno dei soci della squadra genovese. “Ipotesi da valutare”, dice.

Mfe2 – così si chiama provvisoriamente la nuova azienda a due teste – è nata dal matrimonio tra Holding dei Giochi (gruppo Giochi Preziosi) e Prenatal (gruppo Artsana, titolare anche del marchio Chicco, che però non rientra nell’accorpamento).

Mfe2 raggruppa i brand Toys Center, Prenatal, Bimbo Store e King Jouet. “Toys Center ha numeri interessanti, con una crescita a due cifre dell’Ebitda (+50%) – ha detto Preziosi – E anche Bimbo Store sta andando molto bene, mentre per Prenatal c’è ancora la ristrutturazione da fare e ha un Ebitda negativo”.

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