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Germania verso nuovo governo, Spd dice sí a Merkel

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Dopo un lungo stallo, la Germania avrà presto un nuovo governo. Il partito socialdemocratico tedesco (SPD), guidato da Martin Schulz, riunito ieri a Bonn ha votato a favore della “Grande coalizione” con Cdu e Csu, guidata da Angela Merkel, per governare in Germania. A favore della mozione sostenuta d Schulz hanno votato 362 delegati, 279 i contrari.

L’Spd vuole ora rivedere i dettagli dell’accordo formale, nel tentativo di migliorare la bozza di intesa con i conservatori, per convincere i membri riluttanti del partito, che dovranno votare l‘accordo definitivo.

 

“Noi siamo un partito internazionale. Possiamo garantire maggior giustizia sociale in Germania e in Europa. Dal mio punto di vista, sarebbe irresponsabile non cogliere l’opportunità” ha detto Schulz, nel discorso riportato sul profilo Twitter del partito, difendendo la decisione di lanciare una nuova alleanza con il blocco Cdu-Csu. E poi ha aggiunto, citando Polonia, Ungheria e Austria: “Possiamo spezzare l’ondata di destra in Europa formando un governo stabile con un chiaro profilo socialdemocratico”.

Immediatamente prima del voto, Martin Schultz aveva comunque dato assicurazione ai delegati di voler ottenere ulteriori concessioni dalla Cdu-Csu su lavoro, sanità e politiche migratorie. Sul capitolo immigrazione, il leader socialdemocratico ha ribadito: nessun tetto per quanto riguarda gli ingressi.

Non tutti all’interno della SPD hanno visto con favore l’intesa. Forti critiche sono state avanzate soprattutto dagli Jusos, il gruppo dei giovani socialdemocratici guidati da Kevin Kühnart. Ma alla fine l’accordo è prevalso grazie alla mediazione delle Federazioni del Nord Reno Vestfalia e dell’Assia che unite esprimevano più di un terzo dei 600 delegati.

Angela Merkel ha affermato di essere “lieta” del risultato del voto dell’Spd oggi a Bonn e ha ribadito:

“Per noi è importante un governo stabile”. La cancelliera Merkell ha ricordato che le trattative si svolgeranno a partire dalla “cornice” fornita dal documento uscito dai colloqui esplorativi. “C’è molto lavoro da fare, ma deve essere orientato allo scopo” e deve avvenire in un clima segnato dalla “ragionevolezza”, ha aggiunto.