Economia

G20: Goldman Sachs vede escalation guerra dazi, Casa Bianca più ottimista

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I future sui principali indici della Borsa Usa si riscattano e si portano in territorio positivo dopo che Bloomberg ha riportato le dichiarazioni del falco del protezionismo Robert Emmet Lighthizer, che ha espresso un certo ottimismo circa l’esito della cena tra Donald Trump e Xi Jinping. Il rappresentante del Dipartimento del Commercio Usa, che ieri aveva criticato i dazi cinesi sulle auto importate dall’America, ha detto che sarebbe sorpreso se l’incontro con il presidente della Cina dovesse rivelarsi inconcludente.

Le parole di Lighthizer, secondo cui “la cena sarà un successo“, sebbene “non sia possibile fare previsioni su un eventuale accordo” dal momento che tutto dipende dai due presidenti, hanno risvegliato gli “spiriti animali” della Borsa americana. L’intento dell’amministrazione Trump è chiaro e per ora sembra essere riuscito: risollevare il sentiment di mercato prima dell’attesissima cena di domani (vedi grafico qui sotto).

Goldman Sachs non è altrettanto ottimista sui prossimi sviluppi della guerra commerciale che sta tenendo da mesi con il fiato sospeso i mercati finanziari. La banca statunitense prevede un’escalation del conflitto a colpi di dazi tra le due prime potenze economiche al mondo.

Trump e Xi ceneranno insieme sabato a margine del G20 in Argentina e in una nota pubblicata giovedì Goldman Sachs ha elencato gli scenari possibili dell’incontro. L’esito “più probabile” è quello di una “continua escalation della guerra commerciale” sino americana.

Questi sono i tre scenari previsti dagli analisti della banca con possibile reazione dei mercati relativa (vedi grafico in fondo):

  1. Una nuova escalation che consisterà in un incremento dei dazi al 25% su tutte le importazioni su cui sono già state imposte delle tariffe e in un’estensione dei dazi agli altri prodotti cinesi rimanenti.
  2. Una tregua temporanea del conflitto, con la quale i dazi in atto rimangono invariati ma i due paesi accettano di continuare a trattare.
  3. Un accordo, che però Goldman Sachs sia improbabile sul breve termine: prevederebbe il ritiro totale dei dazi imposti sin qui.