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FUTURES: MERCATO INCHIODATO, MA BUTTA BENE

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Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in lieve rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio poco sopra la parita’ per l’azionario Usa.

L’evento della giornata riguarda la decisione della Federal Reserve guidata da Ben Bernake sui tassi d’interesse. Il mercato da’ per scontato un abbassamento dei fed funds di almeno lo 0.25%. Le chance di un taglio di mezzo punto percentuale sono del 33% circa. Si tratterebbe del terzo taglio consecutivo; nei precedenti due incontri la Banca Centrale americana ha effettuato un taglio complessivo dello 0.75% che ha portato i tassi a breve al 4.50%.

L’economia continua ad apparire forte fatta eccezione per il settore immobiliare. Gli analisti commentano che la crisi di liquidita’ emersa di recente potrebbe spingere la Fed a continuare la politica monetaria di tipo “accomodante” per attutire l’impatto del “credit crunch”.

Anche oggi i riflettori saranno puntati dunque sui titoli finanziari. Dopo le notizie incoraggianti dei giorni scorsi relative all’iniezione di nuovi capitali su Citigroup (C), UBS (UBS) e MBIA (MBI), a sollevare alcune preoccupazioni nel pre-borsa e’ il colosso dei mutui ipotecari Washington Mutual (WM) che ha annunciato una riduzione del dividendo trimestrale e il taglio di 3000 posti di lavoro a causa delle previsioni di ulteriori svalutazioni nell’arco del prossimo anno. Il titolo arretra di quasi -10% negli scambi elettronici del preborsa.

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Nel comparto hi-tech, note positive emergono dal settore dei chip. Il colosso dei semiconduttori per la telefonia mobile Texas Instruments (TXN) ha annunciato nella tarda serata di ieri una domanda per i nuovi dispositivi superiore alle previsioni e rivisto al rialzo, di conseguenza, le stime sugli utili e sui ricavi trimestrali. Gli operatori potrebbero concentrarsi anche sulla conferenza di General Electric (GE), in programma per le 21:00 ora italiana, per valutare l’impatto del rallentamento della crescita economica sulla conglomerata industriale, componente del Dow Jones.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio si sta muovendo al rialzo. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna gennaio segnano un progresso di 54 centesimi a $88.40 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in calo nei confronti del dollaro a quota 1.4671. L’oro arretra di $2.90 a $810.60 all’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.12%.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 3.10 punti a 1521.90.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +7.75 punti a 2146.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 41 punti a 13792.

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