Società

Forza Italia prova ad alleggerire il codice antimafia

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Dopo aver accordato salvataggio di Lotti al Senato per scandalo CONSIP, Forza Italia va all’incasso e cerca di ottenere i numeri sufficienti in aula per cambiare il codice Antimafia. Come fa notare la Repubblica,  per l’occasione il partito di Silvio Berlusconi mette in campo l’asso nella manica Gianni Letta. L’obiettivo è ridimensionare il sequestro dei beni dei corrotti così come per i mafiosi.

Come ricorda Il Fatto Quotidiano, all’interno della legge “ci sono vari reati contro la Pubblica amministrazione, peculato compreso, ma a partire dalla corruzione in atti giudiziari, che è la contestazione alla quale deve rispondere Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter, dov’è accusato di aver pagato alcuni testimoni del primo processo (per corruzione e prostituzione minorile) al termine del quale è stato assolto”.

Per il momento Pd non risponde alle richieste del centrodestra. Anzi il capogruppo democratico a Palazzo Madama Luigi Zanda ha definito la legge “strategica”.

Di sicuro, martedì il testo arriva in Aula, al Senato, dopo l’approvazione alla Camera. Il governo ha pensato perfino di mettere la fiducia, facendo così cadere gli 80 emendamenti. Ipotesi che resta al momento remota.

A questo proposito, la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi oggi ha fatto  sapere

“L’approvazione della norma sulla confisca dei beni, che è in corso al Senato è molto importante” e va approvata “così com’è”, nonostante “tentativi di emendamenti da parte di alcune forze politiche”.