Economia

Fondo Usa offre 2 miliardi per Italo, potrebbe saltare quotazione

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A sorpresa, a pochi giorni dal via libera della Consob per la quotazione, i treni Italo finisceono nel mirino di un fondo Usa. A renderlo noto è la stessa società fondata da Luca Cordero di Montezemolo, che ha specificato di aver ricevuto un’offerta da 1,9 miliardi di euro dal fondo Usa Global Infrastructure Partners, Gip. Che intende acquisire il 100% della società ferroviaria, evitando cosi che ne venga collocato in Borsa il 40%.

L’offerta scade alle ore 17 del 7 febbraio e prevede anche la conferma per l’amministratore delegato Flavio Cattaneo e il presidente Luca Cordero di Montezemolo negli attuali ruoli. E’ prevista anche la possibilità per gli attuali azionisti di riacquisto di una quota del 25%.

Non è detto che l’offerta venga accettata: la decisione andrà presa dai soci, i quali dovranno valutarne la convenienza in alternativa alla quotazione. Oggi è stato convocato il Cda.

Il consiglio di amministrazione ha intanto informato tutti i soci: Intesa Sanpaolo (19,2%) e Generali (14,6%). Diego Della Valle (17,4%), Montezemolo stesso (12%), Gianni Punzo (8%), Alberto Bombassei (4,9%), Isabella Seragnoli (5,8%), il fondo Peninsula (12,8%) e Flavio Cattaneo (4,9%), anche amministratore delegato della società.

Nessun commento finora è arrivato dal fondo Gip. Quello che si sa è che si tratta di un fondo di private equity che non ha approccio speculativo. Gestisce oltre 40 miliardi di dollari di asset attraverso cinque diversi fondi. Tra le società sotto il suo controllo, l’aeroporto londinese di Gatwick e quello scozzese di Edimburgo. È inoltre proprietario di Pacific National Railroad, uno dei primi operatori ferroviari in Australia.