Economia

Fisco: Ue stringe maglie, piano anti-multinazionali

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NEW YORK (WSI) – Si fanno piu’ strette le maglie della legislazione Ue in materia di fisco. Secondo quanto riporta l’agenzia Radiocor, domani, a latere della sessione parlamentare a Strasburgo, la Commissione Ue presenterà’ la tabella di marcia da seguire per i paesi dell’Unione Europea in materia di trasparenza fiscale.

Nel mirino ci sono in questo caso le societa’ multinazionali con oltre 750 milioni di ‘turnover’, che saranno così obbligate alla comunicazione pubblica dei dati sui pagamenti di imposte, profitti e altri dati aggregati paese per paese membro dell’Unione europea.

Nel dettaglio, la proposta prevede l’approvazione entro quest’anno, trasposizione nelle legislazioni nazionali nel 2017, primi rapporti fiscali delle multinazionali resi pubblici sulla base delle informazioni finanziarie del 2018.

Si tratta di  un altro tassello del contrasto all’evasione e all’erosione fiscale realizzata nella Ue e attraverso i paesi terzi (non solo i paesi considerati non cooperativi come Panama).

I dati che le societa’ multinazionali dovranno comunicare obbligatoriamente al pubblico saranno: natura delle attivita’, numero degli addetti, totale delle vendite globali incluse quelle realizzate con terze parti e tra le societa’ dello stesso gruppo, profitti prima dell’imposizione fiscale, ammontare delle imposte dovute in un paese in base ai profitti generati in quel paese nell’anno corrente, ammontare delle imposte effettivamente pagate quell’anno, utili non distribuiti

La proposta che sara’ varata domani a Strasburgo si fonde con la decisione della Commissione di procedere alla definizione di una lista effettivamente europea dei ‘paradisi fiscali’, i paesi che rifiutano di applicare gli standard internazionali di trasparenza (tra i quali ovviamente Panama). Il legame riguarda le informazioni fiscali relative a paesi che non rispettano i parametri Ocse e attraverso i quali le multinazionali costruiscono le loro strategie fiscali aggressive

Le multinazionali dovranno pubblicare i dati su quanto pagano di imposta sull’attivita’ che conducono in aree extra Ue in forma aggregata, ma per le giurisdizioni che non rispettano gli standard Ocse (cioe’ i paradisi fiscali) tali informazioni dovranno essere rese note su base disaggregata.