Economia

Evasione fiscale vale 108 miliardi, IVA tassa “preferita” dagli evasori

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Vale poco meno di 108 miliardi di euro l’anno il totale dell’evasione fiscale in Italia, una somma che si avvicina al Pil di Marocco, Ungheria o Bangladesh. È quanto emerge dall’ultimo rapporto del Centro studi di Unimpresa sull’evasione fiscale, in base al quale ogni anno vengono sottratti dalle casse dello Stato in media 97 miliardi di tasse e quasi 11 miliardi di contributi previdenziali per un totale di 107 miliardi e 701 milioni.

I numeri snocciolati nella ricerca, basati su dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, sono il frutto della media relativa al 2012-2014, anni per i quali sono disponibili informazioni complete.

È l’IVA  la tassa “preferita” dagli evasori, con 35,7 miliardi, seguita dall’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) con 35 miliardi. L’evasione dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) ammonta a 8,4 miliardi, mentre l’IMU (imposta municipale unica) si ferma a quota 4,8 miliardi. Infine, i balzelli sulle locazioni generano un ammanco di gettito per 1,5 miliardi.

Per il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci:

“Le tasse vanno pagate e onorare le scadenze col fisco è un dovere di tutti i contribuenti sia famiglie sia imprese. Tuttavia, quando si osservano dati sull’evasione fiscale, non si possono ignorare alcuni aspetti come il fatto che una parte dei soggetti che decide di non versare imposte e tributi nelle casse dello Stato lo fa per necessità, talora per la mancanza assoluta di disponibilità talora per far fronte ad altri pagamenti. Ciò vale per le famiglie e vale soprattutto per le imprese. L’imprenditore che non paga spesso dirotta il denaro al pagamento degli stipendi o di altri fornitori magari artigiani, piccole aziende o professionisti”.