Economia

Eurozona: ripresa ancora insignificante

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BUXELLES (WSI) – La ripresa economica dell’Eurozona rimane ancora tiepida. Se da un lato in aprile hanno registrato una contrazione delle attività del terziario la Germania, la Francia e la Spagna, l’Italia dal canto suo ha fatto bene. Sebbene le principali quattro economie della regione abbiano tutte registrato un’espansione dell’attività, solo la terza più importante ha visto un miglioramento.

Sono questi in grande sintesi gli highlight che si possono trarre dagli ultimi dati sull’indice PMI dei servizi dell’area euro pubblicati da Markit Economics. Anche se ultimamente si sono stabilizzati, la debolezza dei prezzi di materie prime – petrolio in particolare – e dell’euro hanno sicuramente aiutato l’Eurozona a crescere. Nei prossimi mesi, poi, l’implementazione del nuovo bazooka monetario della Bce fa ben sperare. Il tutto mentre le politiche fiscali dell’area dovrebbero con il passare del tempo essere sempre più orientate alla crescita e meno al rigore dell’austerity.

In Germania, l’indice PMI dei servizi nel mese di aprile è calato leggermente a 54.5 punti rispetto al precedente 55,1 di marzo, contro una previsione che era per un risultato pari a 54,6. Anche in Francia l’indice PMI dei servizi registrato nel mese di aprile è sceso, a quota 50,6 dai 50,8 punti del mese precedente.

In Italia invece l’indice PMI dei servizi è cresciuto a 52,1 punti in aprile, dopo i 51,2 punti precedenti, mentre in Spagna la crescita ha visto un ritmo leggermente meno rapido del mese precedente, con il Pmi dei servizi che ad aprile si è posizionato a 55,1 punti contro i 55,3 di marzo. L’indice di occupazione si è abbassato a 52,2 punti dai 53,4 di marzo.

Aiutano bazooka Bce ed euro stabile

Il PMI Servizi di tutta l’Eurozona nel suo complesso è stato invece pari a 53,1 punti contro i 53,2 punti della rilevazione antecedente, con Markit Economics che ha dunque rivisto al ribasso la lettura preliminare dell’indicea. L’indice della produzione composita finale di aprile nell’Eurozona è invece sceso a 53 punti dai 53,1 di marzo.

In una nota a margine il responsabile dell’indagine di Markit ha sottolineato come il valore finale confermi la precedente lettura flash e metta in evidenza una crescita dell’economia dell’Eurozona che prosegue a un tasso stabile ma non certo spettacolare del +1,5%.

In ogni modo, sebbene sia ancora debole, il consolidamento della crescita si contrappone al rallentamento registrato negli Stati Uniti e nel Regno Unito, suggerendo che i congegni più energici della Bce stanno aiutando l’economia, ottenendo per lo meno una ripresa costante.

Qui sotto si può vedere il rapporto tra l’indice Pmi composito e il Pil nei quattro paesi ai primi posti in area euro in termini di economia.

Pmi servizi e Pil in Eurozona