Economia

Eurozona non è più malato economia mondiale, verso “un periodo d’oro”

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L’Eurozona non è più il malato dell’economia mondiale.  Ne sono convinti gli economisti di Credit Suisse e Oxford Economics secondo cui, al contrario, l’economia di Eurolandia sta accelerando e si muove dritta in direzione di un periodo d’oro di espansione con bassa inflazione.

Si tratta di un cambio di direzione sorprendente per un’area – dicono gli esperti –  che ha dovuto far fronte, in seguito alla crisi finanziaria, a forti turbolenze del debito sovrano, a disoccupazione record e al fenomeno della deflazione che ha minacciato la sopravvivenza stessa dell’unione monetaria.

Mentre non è stato ancora recuperato del tutto il terreno perso negli anni della crisi,  con la produttività ancora debole, la ripresa ha alimentato le speranze che alcune cicatrici inizieranno a guarire.

Per Nathan Sheets, ex economista presso la Federal Reserve e il Tesoro Usa, quella a cui stiamo assistendo: “il tasso di crescita dell’area dell’euro è al massimo. I nostri amici del Vecchio Continente devono godere di questo periodo, dopo una lunga crisi”.

Un’opinione condivisa da Angel Talavera, economista di Oxford Economics di Londra, secondo cui l’economia dell’eurozona ha ancora molto spazion per correre. La settimana scorsa la Commissione europea ha aumentato la sua previsione di crescita del 2017 a 2,2 per cento da una stima del 1,7 per cento a maggio.

Cresce intanto l’attesa per la pubblicazione dei dati sul Pil del terzo trimestre, attesa per domani. Secondo Bloomberg Economics, il Pil della zona euro dovrebbe aver guadagnato terreno, crescendo dello 0,6 per cento trimestrale, un tasso superiore della tendenza a lungo termine. Ricordiamo che per l’area dell’euro, gli economisti intervistati da Bloomberg hanno aumentato le loro previsioni di crescita per ben otto volte quest’anno.

Sempre oggi il Fondo Monetario Internazionale ha osservato nel suo ultimo Regional Outlook che l’economia sorprendentemente robusta dell’Europa si sta rivelando il “motore del commercio mondiale“. La ripresa degli ultimi anni è impressionante, ma non bisogna illudersi che sia duratura. Una volta che le manovre di allentamento monetario straordinarie della Bce verranno meno c’è il rischio di un rallentamento.