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EURO: IN RIPRESA, ASPETTANDO LA FED AMERICANA

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L’Euro è in ripresa e viene scambiato a 1,0127, contro gli 1,0096 indicati ieri dalla Bce. La moneta unica appare sostanzialmente stabile sullo yen, trattato a 103,86 (103,84 la rilevazione ufficiale precedente); il suo rafforzamento parte dalla vigilia, sull’onda dell’indebolimento di Wall Street e approfittando della calma piatta in attesa della Federal Reserve (oggi si riunisce la Fomc, Federal open market committee) e delle sue eventuali decisioni sui tassi.

Il presidente della Bce Wim Duisenberg è comunque convinto che l’euro abbia potenziale per aprezzarsi e che una eventuale perdita di fiducia nella valuta sia l’unica reale ragione di preoccupazione circa il recente movimento al ribasso.

In una intervista al quotidiano tedesco Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung), Duisenberg cita l’accelerazione della crescita in Europa l’anno prossimo e l’accrescimento delle riserve in euro da parte di paesi dell’est europeo e asiatici
fra le ragioni che dovrebbero provocare un graduale apprezzamento della valuta europea.

Secondo il numero uno dei banchieri europei, inoltre, l’indebolimento dell’euro nel suo primo anno di vita potrebbe contribuire a far crescere l’incremento dei prezzi al consumo fino allo 0,2%. “Ma siamo al momento certi che il tasso
di inflazione nel medio termine rimarrà sotto il limite superiore che abbiamo fissato al 2%”. Nei prossimi mesi, ha aggiunto Duisemberg, l’inflazione accelerera’ all’1,7% a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio.