Economia

Equitalia: via a riscossione coatta dal conto in banca

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Dal primo luglio l’Agenzia delle Entrate, divenuta anche ente preposto alla riscossione tributaria dopo l’accorpamento con Equitalia, avrà il potere, in extrema ratio di procedere al prelievo diretto degli importi dovuti direttamente dai conti correnti.

Grazie alle banche dati in possesso del Fisco ora gli strumenti in possesso per il recupero delle tasse non pagate diventano, dunque, più rapidi. L’iter, ovviamente, prevede diversi passaggi precedenti al pignoramento diretto: il contribuente, per arrivare a vedersi sottratte le somme dovute direttamente dal conto corrente dovrà aver ignorato per 60 giorni i solleciti di pagamento: entro tale lasso di tempo dovrà o regolarizzare la sua posizione o chiedere la rateizzazione delle cifre dovute. Oppure, potrà presentare un ricorso. Fra tributi e sanzioni che potrebbero essere oggetto di questa forma di riscossione coattiva, senza la necessità di alcun via libera giudiziario, rientrano le multe stradali, i bolli auto o i contributi Inps.
Dall’Agenzia delle entrate è stato comunicato che l’utilizzo di questa eventualità di pignoramento, possibile già dal 2005, sarà comunque mirata e limitata al minimo. Rispetto a prima, insomma, cambia la quantità di informazioni in possesso all’ente preposto alla riscossione, che ora saranno maggiori rispetto a prima,

Ovviamente non sono mancate le polemiche come da parte di associazioni come Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi) : “Siamo soltanto di fronte a un netto peggioramento delle garanzie dei contribuenti difronte ai Dracula del Fisco” ha detto il presidente Elio Lannutti.