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Elezioni: se vince, Lega subito al lavoro per uscita euro

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Noto da anni come strenuo anti euro, Claudio Borghi, responsabile economico della Lega e consigliere regionale in Toscana, ha ripetuto le sue tesi sull’uscita dall’euro al programma Agorà su Rai Tre. Borghi ha detto che “un secondo dopo che la Lega si metterà al governo comincerà a mettere in atto tutte le possibili preparazioni per arrivare alla sovranità monetaria“.

Secondo l’ideologo della Lega:

“Si tratta di una questione di sicurezza nazionale. Se quando arriva Weidmann alla Bce dicono “tu italiano portami l’oro della Banca d’Italia, portami i primogeniti” gli diciamo di sì perché tanto l’euro non va messo in discussione?” dove il riferimento è al presidente della Bundesbank Jens Weidmann, considerato il nome più probabile per la successione di Mario Draghi alla Banca centrale europea dall’ottobre 2019.

Per Claudio Borghi è data come possibile la candidatura nel seggio uninominale di Arezzo, dove si troverebbe a scontrarsi con Maria Elena Boschi per il Partito democratico. Le sue affermazioni sul futuro impegno della Lega per uscire dall’euro arrivano a sorpresa: nel programma uscito dall’incontro ad Arcore che ha dato l’ok alla coalizione a quattro del centro destra fra Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto polo non si parla in modo specifico di Europa e di euro.

Proprio oggi Silvio Berlusconi è intervenuto sulla questione dell’euro sul suo profilo Twitter. “Salvini ha da tempo cambiato posizione e non ha più l’idea di uscire dall’euro. Sa che è tecnicamente impossibile e comunque insostenibile per l’economia italiana”.

Attivissimo su Twitter, Borghi commenta subito il tweet: “Mai mettere in bocca ad altri cose mai dette è regola che vale per tutti” e in un altra conversazione scrive, “Berlusconi è un po’ anziano e ogni tanto si perde qualche passaggio”.