Economia

Economista filo europeista: “euro non funziona”

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Patrick Artus non si può certo definire un eurofobico, è anzi un illustre economico convinto europeista. Per lui nonostante l’euro non funzioni non c’è via d’uscita per paesi come la Francia. L’euro è irreversibile, come ha assicurato Mario Draghi, ma in realtà si può smantellare il progetto della moneta unica. Basterebbe la forza politica per farlo. Il problema restano le conseguenze che questo porterebbe.

“Il problema dell’euro è che non sta funzionando ma che non possiamo uscirne“, ha dichiarato il direttore della ricerca e degli studi presso la banca francese Natixis, che in particolare ha lavorato sulle strategie di Borsa delle imprese.

Il vero problema, secondo il chief economist di Natixis, autore del libro “Euro, l’uscita è di qua?”, non è “come uscire” dall’euro, bensì trovare un modo perché gli Stati membri riconquistino la sovranità monetaria senza fare troppi danni.

“L’euro ha un grande problema di funzionamento. Bisognerà porvi rimedio e la Germania dovrà contribuire a un budget europeo comune, c’è la necessità di un federalismo! Bisogna cominciare a costruire un bilancio federale con dei principi e delle funzioni semplici. Il sussidio di disoccupazione, per esempio”.

Sfortunatamente, secondo l’economista, “i vantaggi sono decisamente inferiori rispetto ai costi” di un’uscita dall’euro. Artus ha lanciato un appello per una maggiore mobilità degli aiuti e degli investimenti. L’unica cosa che l’unione monetaria riesce a fare è “abbassare la domanda, i deficit e i salari“.

Al punto in cui siamo oggi, l’euro, che doveva portare prosperità nella regione, “è un fallimento”. Se vogliamo avere un’Eurozona che funziona, servono “aggiustamenti simmetrici e una dose di federalismo”, come gli Usa, “in modo che gli Stati poveri ricevano soldi dagli Stati ricchi”. Nell’autunno del 2016 Artus aveva dichiarato che “la deindustrializzazione della Francia è intollerabile” e che “l’Eurozona sta scomparendo”.