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ECONOMIA: BUSH ORGANIZZA UN SUMMIT SULLA CRISI

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Rubando la scena al presidente Bill Clinton prima che il democratico lasci la Casa Bianca il 20 gennaio prossimo, il presidente eletto George W. Bush ha organizzato un summit economico di due giorni la prossima settimana per discutere un tema a lui caro: la crisi dell’economia americana.

Il summit, a cui parteciperanno i maggiori ”leader dell’industria, di Wall Street e dell’economia” stando al portavoce di Bush, si terra’ il 3-4 gennaio prossimi ad Austin, in Texas, nel palazzo del Governatore.

Bush cerca di addossare le colpe del rallentamento dell’economia Usa a Clinton, in modo da poter sollecitare l’approvazione di un taglio delle tasse, lo stesso di cui ha parlato in campagna elettorale.

Tuttavia, secondo la maggior parte degli economisti indipendenti che non seguono gli ordini di scuderia del partito repubblicano, l’economia americana sta solo rallentando, senza essere affatto in crisi, e rallenta proprio grazie a una manovra voluta – e impostata con successo – dalla Federal Reserve.

Lo scopo era mettere un freno all’espansione inflazionistica alimentata da un’accelerazione eccessiva dei consumi e dalla bolla speculativa a Wall Street.

Il presidente della Fed Alan Greenspan vede il piano di Bush di taglio delle tasse come il fumo negli occhi, sostenendo che, questo si’, potrebbe mettere in crisi l’economia americana.