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Draghi: salvare la Grecia sarà “molto difficile”

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FRANCOFORTE (WSI) – Secondo il numero uno della Bce Mario Draghi salvare la Grecia questa volta non sarà per niente facile. Per il banchiere romano evitare la bancarotta è un’impresa ardua.

Secondo lui la Russia non correrà in soccorso del governo Tsipras. Draghi non crede che arriverà una telefonata dal presidente Vladimir Putin, “non mi pare un vero rischio, non hanno soldi neanche loro…”.

Le dichiarazioni sono state fatte al Sole 24 Ore all’atterraggio di un volo Alitalia da Bruxelles a Roma, prima dell’inizio di quattro giorni che si preannunciano intensi e che decideranno il futuro di Atene e dell’intera Eurozona.

Nel caso in cui la Grecia dovesse abbandonare l’area della moneta unica – che ricordiamo è stata definita irreversibile da Draghi – la banca centrale è pronta a implementare una serie di misure di politica monetaria “eterodosse”

Allo stesso tempo l’istituto di Francoforte sta rendendo più difficile la vita delle banche elleniche, a cui chiede ora un collaterale più alto come garanzia dei prestiti di favore concessi al sistema finanziario a corto di liquidità. I finanziamenti sono forniti tramite il canale di emergenza ELA.

Intanto il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, ha detto che i controlli di capitale in Grecia dovrebbero restare in vigore fino a che un nuovo programma di aiuti non sarà accordato. Secondo il falco tedesco le banche elleniche non dovrebbero ricever nessun sostegno ulteriore in termini di liquidità.

La Grecia sta pensando a un piano di riforme da 12 miliardi di euro spalmato su due anni. Si tratta di una somma superiore di quanto preventivato che ha l’obiettivo di scongiurare una recessione e un default del debito.

(DaC)