Economia

Banche d’affari Usa contro Trump: “farà deragliare locomotiva Usa”

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La politiche protezionistiche messe in atto da Donald Trump nel commercio internazionale rischiano di far saltare il boom economico americano. L’avvertimento arriva da uno dei banchieri più noti a Wall Street, ovvero Jamie Dimon, numero uno di Jp Morgan. Che in un’intervista alla Cnn Money non nasconde le sue preoccupazioni sul futuro dell’economia a stelle a strisce.

“Se si alzano le barriere su altri 200 miliardi di dollari di merci e si aumentano i dazi sulle auto, il rischio di far deragliare la crescita è alto” ha spiegato Dimon.

Il riferimento è alle politiche commerciali di Trump e alle minacce di ulteriori tariffe dopo quelle già approvate nelle scorse settimane. Finora, gli Stati Uniti hanno applicato tariffe su $ 34 miliardi di prodotti cinesi. Misure a cui la Cina ha risposto con dazi di portata analoga. La Casa Bianca sta ora esaminando un secondo round di tariffe, che dovrebbe colpire $ 200 miliardi di beni cinesi.

Tutto questo succede mentre sale l’attesa del Prodotto interno lordo (Pil) del secondo trimestre, che sarà pubblicato venerdì, e le cui previsioni sono per una crescita compresa tra il 3,8 e il 4%, in forte accelerazione rispetto al 2% nel primo trimestre.

Tornando alle politiche commerciali, Dimon ha spiegato che Trump ha“sollevato questioni importanti nelle relazoni con la Cina” ma allo stesso tempo ha messo in dubbio la validità dei prossimi passi del presidente degli Stati Uniti. “Vorrei ricordare alla squadra del Presidente hanno già sbagliato una volta, quando hanno previsto che la Cina non avrebbe messo in atto misure di ritorsione “, ha detto Dimon nell’intervista.

Dimon ha concluso affermando che l’espansione della guerra commerciale con la Cina ma anche con altri alleati degli Stati Uniti, come il Canada e l’Europa, rende la ricerca di una soluzione sempre più “complessa”.

Posizioni analoghe sono state espresse da Goldman Sachs, secondo cuil’escalation delle tensioni commerciali rappresenta un pericolo per gli utili delle società appartenenti allo S & P 500, che rischiano di subire un calo significativo dei proventi dalle esportazioni ma anche un aumento dei costi di produzione.

Secondo le stime, dazi del 10% su tutte le importazioni cinesi abbasserebbero gli utili per azione dello S & P 500 2019 del 3%. Mentre tariffe analoghe sull’import totale ridurrebbero del 15% la loro stima degli EPS 2019 portandoli a $ 145 per azione