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Dietro al record di Borsa c’è una puntata da $17 miliardi finita male

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Alla fine il balzo record di Wall Street non è poi così inspiegabile. La corsa dell’S&P 500, l’indice allargato della Borsa statunitense, sui nuovi massimi assoluti è principalmente il risultato di una maxi scommessa finita male. Lo sostiene lo strategist di RBC Capital Markets Charlie McElligott, che ha esaminato a fondo i fattori catalizzatori all’origine del movimento insolito del paniere.

Nell’ultima settimana c’è stata un’attività di trading a opera di un fondo comune multi miliardario sui derivati sull’S&P 500 che è finita male quando il paniere ha superato un livello tecnico cruciale. “Senza entrare nello specifico – scrive l’analista in un report – girano voci secondo cui il fondo in questione abbia aperto posizioni short da oltre 17 miliardi di dollari” sul paniere azionario e che lo abbia fatto tramite la vendita allo scoperto di opzioni call con scadenza a febbraio.

Convinto che la Borsa si sarebbe indebolita, con tale operazione il fondo di Catalyst Fund ha di fatto ceduto il diritto di comprare il sottostante al prezzo di esercizio (il cosiddetto strike price) determinato entro una certa data, per intascare in cambio il premio che viene accreditato sul conto del venditore la seduta successiva all’apertura della posizione sul mercato delle opzioni.

Tutto sembrava andare per il meglio, fino a quando l’indice allargato S&P 500 ha superato la soglia psicologica dei 2.300 punti. A quel punto, sembra che sia entrata in gioco “la convessità”, come riferiscono gli operatori di mercato. “Le posizioni short gamma da allora sono state assolutamente stupefacenti“, commenta il Managing Director, Head of US Cross-Asset Strategy di RBC Capital Markets. L’indice di Borsa ha continuato la sua salita, portandosi fino all’area dei 2.350 punti (vedi grafico in fondo). Essere “short gamma” significa in breve comprare sui massimi e vendere sui minimi.

Tra le altre attività insolite manifestatesi sui mercati finanziari in questi ultimi giorni, c’è da segnalare che ieri 2.280 opzioni call scambiate sul mercato hanno creato 5,5 miliardi di dollari di ordini d’acquisto automatici, per un volume di pezzi scambiati in netto aumento. Dietro, secondo lo strategist, c’é la mano del fondo, probabilmente intervenuto per rimediare alla mega scommessa finita male.

Sugli altri mercati i tassi nominali dei bond Usa non riescono ancora a superare il livello di 2,50-2,52%, mentre i tassi reali e il dollaro scambiano in ribasso malgrado la serie di dati favorevoli al biglietto verde e ai rendimenti obbligazionari, in particolare quelli relativi all’inflazione, e le parole da falco pronunciate da Janet Yellen“.

“Borsa rischia di collassare sul suo stesso peso”

Gli elementi fondamentali, come le condizioni macro economiche e i cambiamenti di politica monetaria, non sembrano piu’ dettare l’andamento dei mercati azionari e obbligazionari, avverte lo strategist. La politica è la principale fonte di ispirazione, con il prossimo appuntamento clou fissato per il 28 febbraio, quando Donald Trump dovrebbe annunciare il suo piano fiscale al Congresso Usa.

McElligott si dice preoccupato per il fatto che il balzo della Borsa è “estremamente tecnico al momento”, quasi interamente spinto dalle puntate sopra citate, il cui responsabile sembra sia il fondo Hedged Futures Strategy del gestore Catalyst Funds.

“Questo rischia di mandare un segnale falso che ha il potenziale di attirare altri acquisti” nonostante i nuovi massimi raggiunti dagli indici della Borsa americana indichino che convenga restare prudenti. Si sta aprendo uno scenario avverso, dice lo strategist “in cui il mercato rischia di collassare sul suo stesso peso“.

Se all’improvviso viene a mancare l’appoggio tecnico e quello del fondo alternativo di investimento – la cui mission stando alla brochure è quella di ottenere guadagni con investimenti non legati direttamente alla performance di Borsa ma piuttosto alle scadenze dei contratti di opzione, agli sbalzi di volatilità nei future e nelle opzioni – si aprirebbe un’autostrada diretta a senso unico al ribasso.