Economia

Criptovalute: tre scenari che possono rafforzare il trend rialzista

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A cura di Matteo Oddi

Lo scorso fine settimana le principali criptovalute hanno messo a segno un forte rimbalzo dopo diverse settimane di performance negative.

L’inversione di tendenza viene segnalata soprattutto dalla rottura di due importanti soglie psicologiche: il recente ritorno del bitcoin sopra gli 11.000 dollari e il superamento dei 500 miliardi di dollari per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato complessiva.

Un altro dato su cui conviene riflettere è l’incremento della dominanza del bitcoin rispetto alle altcoin, che dal 33,35% del 10 febbraio è passata a ridosso del 39% in soli 10 giorni (dati di Coinmarketcap).

“La dominance del BTC è un indicatore prezioso”, spiega Anatoliy Knyazev di Exante, “e salite esponenziali del genere in un timeframe così ridotto rappresentano un’iniezione di fiducia e liquidità nell’intero settore, dato che il bitcoin è anche lo strumento principale per l’acquisto delle altcoin stesse”. Una variazione che risulta ancora più notevole, se teniamo conto che si contano attualmente più di 1.500 criptovalute.

Tornando a parlare della price action, bisogna ricordare che a febbraio gli investitori hanno dovuto fare i conti con diverse notizie che hanno spinto in basso le quotazioni, dai timori relativi a una messa al bando delle attività di trading di criptovalute in India a un giro di vite in Corea del Sud, dai guai di Tether e Bitfinex alle proposte di tassazione avanzate in diverse paesi.

Il peggio è alle spalle quindi? Come sempre, quando si parla di criptovalute, volatilità e imprevedibilità la fanno da padrone, ma investitori e trader possono certamente tenere sott’occhio il verificarsi di alcuni scenari che possono produrre un rafforzamento delle ultime tendenze rialziste.

Secondo Panos Mourdoukoutas, professore di Economia alla Columbia University ed editorialista di Forbes, pensa che il mercato trarrà preziosa linfa vitale da tre eventualità in particolare:

  1. La “proliferazione di prodotti di Wall Street come Etf e contratti futures che permetteranno una partecipazione più ampia nei mercati delle criptovalute”. E a questo proposito il professore ricorda come proprio l’annuncio dei futures sul bitcoin ha trainato il settore ai suoi massimi storici.
  2. La maggiore facilità di accesso alle piattaforme di scambio per i piccoli investitori. Un caso principe è l’app RobinHood che al momento conta circa 1,2 milioni di utenti in lista di attesa per il suo nuovo servizio dedicato al trading di criptovalute (all’inizio saranno solo BTC ed ETH), chiamato Robinhood Crypto, che dovrebbe essere lanciato entro la fine del mese.
  3. Il terzo scenario ipotizzato da Mourdoukoutas guarda all’adozione delle criptovalute come mezzo di pagamento da parte di grossi esercizi commerciali. È questo il caso della piattaforma di e-commerce sudcoreana WeMakePrice, che ha stipulato una partnership con l’exchange Bithumb. In Occidente finora sono emersi rumors relativi a un interessamento da parte di Starbucks.

Non resta che vedere quali di queste ipotesi dal forte impatto rialzista avranno modo di realizzarsi compiutamente. Potrebbe trattarsi dalla spinta definitiva che permetterà a BTC, LTC, ETH e molti altri di tornare a testare i propri massimi storici.