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Il costo di un conto corrente per una famiglia italiana

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Con il documento N.8 “Note di stabilità finanziaria e vigilanza” di aprile 2017, Banca D’Italia pubblica i risultati di un’indagine condotta su un campione di 13.200 conti correnti, coinvolgendo 668 sportelli relativi a 180 intermediari. L’indagine riguarda il periodo 2010-2015. Nel periodo osservato il costo medio per la gestione di un conto corrente è stato pari ad euro 85. Solo per l’anno 2015, pari ad euro 77.

La spesa di gestione del conto è diminuita tra il 2010 e il 2015, mediamente del 3,4% l’anno. La contrazione dei costi è dovuta in parte alla diminuzione degli oneri fissi, tipo il canone annuo, e in parte agli oneri variabili, a seguito di una diminuzione del costo medio unitario delle operazioni. Anche se quest’ultima riduzione è stata assorbita dalla crescita dell’operatività della clientela.

I costi fissi relativi alla gestione di un conto corrente, fanno riferimento di solito, ai costi sostenuti dal correntista a titolo di canone annuo, spese per le comunicazioni periodiche, canoni relativi alla tenuta di carte di pagamento. I costi variabili, invece, sono funzione del numero di operazioni effettuate nell’anno e del loro costo (costo bonifici, costo operazioni, costo prelievo con carta di debito, domiciliazione utenze).

Gli oneri fissi, che costituiscono la principale componente di costo del conto, nel periodo 2010-2015 sono diminuiti di 13 euro, soprattutto per effetto della contrazione del canone annuo e delle altre “spese fisse”. Gli oneri variabili invece, sino al 2012 hanno seguito un trend crescente, successivamente si sono progressivamente ridotti, attestandosi nel 2015 a 25 euro, conto i 27 euro del 2010. Tale riduzione è imputabile soprattutto al costo medio unitario delle singole operazioni, che passano a 0,20 euro nel 2015, rispetto allo 0,25 euro nel 2010. Tale riduzione ha assorbito l’effetto di un aumento del costo medio, imputabile alla crescita dell’operatività della clientela. Si passa da 125 operazioni nel 2010 a 144 nel 2015.

Il dato più interessante per i correntisti emerso dal rapporto di Bankitalia, riguarda la data di accensione del conto corrente. Dall’indagine emerge che più recente è la data di accensione del conto, minore è l’importo della spesa. Nel 2015 la spesa di gestione di un conto corrente aperto non più di un anno è pari a 49 euro, circa 44 euro in meno rispetto della spesa sostenuta per un conto aperto da più di 10 anni. La fedeltà in questo caso, non paga. Considerate le politiche commerciali dagli operatori, sempre più aggressive, conviene periodicamente verificare il mercato.