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Corea del Nord, pronto nuovo test nucleare. Trump: “No dialogo”

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La Corea del Nord è pronta a effettuare il suo sesto test nucleare in qualsiasi momento al sito di Punggye-ri: è la valutazione del vice ministro della Difesa sudcoreano Suh Choo-suk, illustrata oggi in un’audizione parlamentare dedicata al lancio del missile a medio raggio di martedí deciso da Pyongyang.

“C’è la possibilità di ulteriori provocazioni strategiche, comprensive sia di nuovi missili balistici sia del sesto test nucleare”, ha aggiunto Suh, nel resoconto dell’agenzia Yonhap.

Quanto al missile balistico che martedì ha sorvolato il Giappone finendo poi nel Pacifico, sempre secondo l’analisi di Seul, la Corea del Nord avrebbe dimezzato la gittata del missile balistico. In pratica, il vettore Hwasong-12 a medio raggio è stato sparato con un angolo “normale” ma con una potenza ridotta che lo ha fatto volare per circa 2.700 km, con un’altitudine massima di 550 km. Se fosse stato programmato a piena gittata, quindi, avrebbe potuto coprire 4.500-5.000 km.

Nell’escalation di tensione a cui si è assistito negli ultimi giorni di Pyongyang, il regime nordcoreano ha minacciato Tokyo di una sua “imminente auto-distruzione” per la sua alleanza con gli Usa.

“Il Giappone adesso se ne esce rimboccandosi le maniche sostenendo le mosse del suo padrone contro la DPRK (la Corea del Nord”. “Il nesso militare” degli alleati è diventato “una seria minaccia” verso la Penisola coreana e il Giappone non è “cosciente” che sta “accelerando la sua autodistruzione”, scrive l’agenzia nordcoreana KCNA ha condannato l’ex potenza coloniale:facendo diretto riferimento alle forze Usa nella base di Hokkaido.

In risposta alle recenti minacce, il ministero della Difesa giapponese ha chiesto un aumento record del proprio bilancio nell’anno fiscale 2018. L’importo, di 5.200 miliardi di yen (40,5 miliardi di euro), e’ pari a un incremento del 2,5%, e gran parte servirebbe a coprire le spese per le nuove batterie di missili intercettori terra aria e sistemi navali di contraerea. Se il parlamento lo approvasse, sarebbe il sesto aumento annuale consecutivo sotto la guida del premier Shinzo Abe, dopo 10 anni di riduzioni

Ieri sera, intanto, in un tweet il presidente Usa Donald Trump ha detto che, con la Corea del Nord. “Gli Stati Uniti hanno dialogato con la Corea del Nord, e hanno pagato loro denaro da estorsione, per 25 anni” ha scritto Trump su Twitter, «il dialogo non è la risposta!». Poco dopo, però, il capo del Pentagono James Mattis lo ha smentito: «Strada del dialogo chiusa? No, abbiamo sempre delle soluzioni diplomatiche».

Nel frattempo, sempre negli Stati Uniti sono in molti a spingere affinché Washington imponga sanzioni alle banche – soprattutto cinesi – che fanno affari con Pyongyang, anche a costo di creare tensioni con Pechino.