Società

Congresso Pd, Renzi propone un’agenda “no tasse”

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MILANO (WSI) – Non avrà i toni scanzonati e gioiosi della Leopolda toscana, quella da cui partì la famosa rottamazione, ma sarà un’occasione di riflessione e dialogo. Così Matteo Renzi presentando Lingotto ’17, il Congresso del Partito democratico che dopo 10 anni dalla sua nascita torna sul luogo dove venne alla luce, a Torino, battezzato dal primo segretario Dem Walter Veltroni.

E come scrive La Stampa, proprio Veltroni mancherà all’appuntamento visto che ha deciso di restare fuori dall’attuale bagarre all’interno del centrosinistra. Da oggi, 10 marzo e fino a domenica, l’ex premier Renzi, insieme ai suoi sostenitori scriverà il suo programma per la corsa alla segretaria.

Sarà presente mezzo governo, dal premier Paolo Gentiloni al ministro dello sport, coinvolto nello scandalo Consip, Luca Lotti, fino a Maria Elena Boschi, Dario Franceschini e ai ministri degli Interni e dell’economia, Marco Minniti e Pier Carlo Podoan e anche ospiti illustri come il premier maltese Josegh Muscat e la radicale Emma Bonino. Fino ad intellettuali e imprenditori come Massimo Recalcati e il filosofo Biagio De Giovanni che da poco ha dichiarato l’ingresso nel Pd come sostenitore di Matteo Renzi.

Dodici i temi annunciati che verranno trattati nella tre giorni torinese: la società aperta ai tempi del populismo, Europa e Mediterraneo,  capitale umano, scuola, università e ricerca, lavoro di cittadinanza, istituzioni e pubblica amministrazione, welfare e salute, tra protezione e promozione; nuova economica e fisco amico, diritti, legalità, giustizia; crescita e Mezzogiorno, cultura, identità e cittadinanza; città e territori.

Di cosa parlerà Renzi? Messa da parte per il momento la riforma della legge elettorale, a tenere banco saranno quasi certamente i temi economici, dal rifiuto allaumento Iva, al taglio del cuneo fiscale ai dubbi manifestati dall’ex premier sulla nuova flat tax. Una vera e propria agenda no tax che, come è doveroso attendersi, farà discutere considerando che si tratta di una tematica più cara alla destra che alla sinistra.