Economia

Citigroup: banche centrali politicizzate e di parte

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Il Chief Economist di Citigroup passa all’attacco delle banche centrali, secondo lui responsabili di molti fallimenti da quando è scoppiata la crisi finanziaria mondiale incominciata negli Stati Uniti con il crac dei mutui subprime cartolarizzati.

Intervenendo alla conferenza della Banca d’Inghilterra dal titolo “Independence 20 years onWillem Buiter ha avvertito che l’indipendenza delle banche centrali è minacciata. Il fatto che siano diventate sempre più politicizzate e di parte ha contribuito al fallimento delle loro politiche.

Buiter critica in particolare l’operato degli ultimi anni della Bce e della Banca d’Inghilterra, le quali anziché limitarsi a rispettare il loro mandato, hanno iniziato a fare politica. Nei dibattiti in materia di politica fiscale, riforme strutturali e disuguaglianze di reddito sono diventate entrambe di parte, compromettendo la buona riuscita delle loro politiche monetarie.

Nel dettaglio l’economista della banca americana nato in Olanda punta il dito contro l’intervento “straordinario” di Jean-Claude Trichet, ex presidente della Bce, nel salvare dalla crisi il sistema bancario irlandese. Trichet ha scritto al ministro delle Finanze del paese e ha di fatto dettato la politica fiscale che secondo la Bce andava adottata per uscire dal pantano.

Uno dei mantra ripetuti a ogni occasione da Mario Draghi è quello di fare appello all’attuazione di riforme strutturali più significative in Eurozona, mentre la Banca d’Inghilterra ha commentato e espresso pareri sulla Brexit che sono stati accolti molto male da alcuni dei cittadini, politici e analisti favorevoli all’uscita di Londra dall’Unione Europea.

Buiter cita anche uno dei momenti più controversi della recente storia italiana. Quando alla fine di novembre 2011, in piena crisi del debito sovrano, lo Spread tra Btp e Bund era salito alle stelle e l’Italia era sull’orlo del default, Trichet e Draghi hanno avuto un ruolo attivo nella caduta dell’allora premier Silvio Berlusconi, reo di non mettere in pratica le ricette richieste dalle autorità europee.