Società

Cina smentisce di non volere più Bond Usa: “Fake news”

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La Cina, che può essere considerata una “banca degli Stati Uniti” per le sue immense riserve di titoli obbligazionari americani, smentisce di voler ridurre o addirittura interrompere l’acquisto di bond Usa, come invece riportavano ieri indiscrezioni stampa. Secondo quanto ribadito da Pechino, il governo non ha in programma di rallentare o fermare le operazioni di acquisto di titoli di Stato americani.

“Tali notizie potrebbero provenire da fonti sbagliate o potrebbero essere semplicemente una fake news si legge in un comunicato dell’amministrazione cinese per i mercati valutari diffuso sul proprio sito.

L’indiscrezione tuttavia ieri ha provocato un consistente flusso di vendite di titoli americani. Il titolo del Tesoro a 10 anni (T-Bond) ha perso terreno per la quinta giornata di fila, chiudendo con il rendimento – che si muove in maniera inversamente proporzionale rispetto ai prezzi – al 2,551% dal 2,542% del giorno precedente.

Il rendimento si era spinto fino al 2,597%, vicino ai massimi di 52 settimane, per via dei timori legati alla domanda proveniente dall’estero. Le perdite sono state contenute grazie all’ottimo risultato sul primario dell’asta di titoli a 10 anni.

La Cina possiede le maggiori riserve valutarie del mondo, che alla fine di dicembre si attestavano a 3.140 miliardi di dollari. Insieme al Giappone, la Cina è uno dei due principali detentori del debito Usa. Secondo Bloomberg, ha in mano quasi 1.200 miliardi di dollari, una cifra che è raddoppiata in un decennio.

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Gli analisti hanno visto nelle indiscrezioni di ieri una minaccia della Cina di fronte alla posizione sempre più dura di Washington sulle questioni commerciali. Il presidente Usa Donald Trump, infatti, ha più volte condannato il pesante squilibrio del commercio tra Cina e Stati Uniti e la sua amministrazione ha moltiplicato le indagini e le minacce di sanzioni contro le politiche commerciali cinesi ritenute protezionistiche o ingiuste.