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Caos Tasi, in arrivo il giorno X. Una famiglia su due pagherà di più

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MILANO (WSI) – Giovedì scade il termine per pagare l’acconto della Tasi in 5.279 Comuni. E oltre 15 milioni di italiani sono chiamati a passare alla cassa.

Quasi tutti proprietari, ma in molte città e paesi anche gli inquilini. La Uil calcola che la nuova imposta varrà in media 148 euro, tra acconto e saldo, ma si sale a 191 euro nei capoluoghi, e con un aggravio sulle tasche delle famiglie.

A pagare di più, scrive “La Stampa”, sarà infatti una famiglia su due, e ad avere un conto più salato saranno soprattutto le case con minor rendita catastale.

Resta per ora fuori dai giochi chi abita nei 659 Comuni che ancora non hanno deliberato le aliquote: per loro è tutto rinviato al 16 dicembre.

Quanto si paga e chi paga – L’anticipo sarà in media di 74 euro, la metà del conto finale. Ma questa volta vengono colpiti anche gli inquilini. L’acconto interessa il 75% dei proprietari. E gli inquilini dovranno procurarsi i dati catastali della casa per fare il calcolo di quanto devono al Comune. Se la tassa rimane sotto i 12 euro, non si paga. In ogni caso, non arriva il bollettino prestampato che era stato annunciato: ognuno fa per sè, inquilini compresi.

Famiglie tartassate – Un’analisi di Federconsumatori dice che si pagherà 142 euro per la Tari, cioè la seconda rata annuale, e 231 per la Tasi: in totale, 373 euro.

Aliquote, ai Comuni un margine dello 0,8% – Nella legge di Stabilità si parla di un’aliquota base dell’1 per mille e un tetto massimo del 2,5 per la prima casa, del 10,6 per la seconda. Ma c’è stato poi un intervento del governo: i Comuni possono aumentare le aliquote fino allo 0,8% tra prima e seconda casa.

Come si calcola la Tasi – Ci si procura la rendita catastale, che va rivalutata del 5%, si moltiplica il risultato per il coefficiente, 160 per le case, e si calcola l’aliquota, da modificare se ci sono detrazioni. Una volta procurati i dati, comunque, si può ricorrere a siti Internet che effettuano il calcolo: amministrazionicomunali.it pensa a tutto, una volta inseriti i dati base.

Dove si paga – Si può usare il modello F24 oppure il bollettino di conto corrente postale, dividendo il versamento in due rate. Nei 2mila Comuni che avevano deciso l’aliquota a maggio la prima rata è stata pagata il 16 giugno. Nei Comuni ritardatari si può appunto pagare il 16 otttobre.

Come funziona la Tasi per le case di lusso – Gli immobili considerati di lusso sono 73mila e l’Imu è già stata versata calcolando un’aliquota massima del 6 per mille. Ma si paga anche la Tasi: qui l’aliquota massima è del 3,3 per mille. Il totale di Imu e Tasi non può andare oltre il 6,8 per mille.

Casa, cara casa: ma quanto mi costa? – Le tasse sulla casa sono molto alte, tanto che, come dice Confedilizia, tanti lasciano allo Stato la loro casa perché non ce la fanno più a soddisfare il fisco. E, dice il presidente Corrado Sforza Fogliani, “qualcuno demolisce la casa per renderla inagibile e non doversi pagare più le tasse. Nel Nordest, con la crisi, si scoperchiano i capannoni abbandonati. La situazione è da incubo: si tassano anche gli immobili che non danno reddito”. /TGcom 24)