Economia

Canapa is business?

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Canapa: pianta di origini asiatiche, sacra per gli indù, fiorisce annualmente.

La peculiarità di questa pianta sono la facile coltivazione e le molteplici applicazioni, in essere sin da millenni addietro.

Tra i prodotti ricavati troviamo:

– fibre tessili;

– carta;

– corde;

– olio;

– mangime

– terapeutici.

Negli anni trenta particolare attenzione fu dedicata alla ricerca per combinarla con altri materiali (anche chimicamente) per ottenere fibre resistenti (Henry Ford costruì un prototipo di auto in fibra di canapa).

Pertanto l’origine del mercato della canapa ha origini antiche.

Negli ultimi decenni la canapa è stata sottovalutata anche per il proibizionismo per gli usi collaterali, soprattutto in Italia.

La sua riscoperta ancora agli inizi, si scontra con una redditività molto bassa per chi la coltiva, ben più elevata invece per chi la trasforma e la applica.

Sui mercati internazionali non esistono prodotti finanziari che consentono la quotazione della canapa, a meno di voler investire su società che si occupano della lavorazione. Negli USA l’olio di canapa è quotato in borsa.

Il 5 aprile 2017 nasce il primo ETF su società che lavorano la marijuana, lanciato da Horizons sulla borsa di Toronto. Inizialmente ha riscontrato un discreto successo, poi si è verificata una bolla sgonfiando le quotazioni ma senza creare particolari scossoni.

Le realtà italiane sono ancora piccole e poco redditizie, ma il potenziale di crescita per questo mercato è elevato, a patto di avviare grosse produzioni e diversificare le applicazioni. Diverso il discorso estero in cui molte realtà sono consolidate, Cina, Francia, Germania, USA, Inghilterra hanno ampie coltivazioni con offerta e domanda elevate.

La Cina anche su questo mercato riesce a produrla a prezzi già bassi da rendere la produzione italiana costosa, quindi l’obiettivo può essere soltanto puntare sulla qualità del prodotto, quindi mercati di nicchia come ad esempio il tessile.

Il settore a maggior vocazione redditizia è quello medico, ma il mercato è saturo.

Visita il blog dell’autore per approfondimenti: BuyMarket – Finanza

 

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