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CAMDESSUS ANNUNCIA FINALMENTE LE DIMISSIONI

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Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Michael Camdessus ha annunciato le sue dimissioni, con effetto meta’ febbraio del 2000.

Camdessus, che e’ nato in Francia, e che guidava l’Fmi dal 1987, ha comuicato la sua uscita dall’Fmi ad una riunione del consiglio direttivo dell’organismo internazionale a Washington.

E’ partita gia’, cosi’, la ricostruzione degli scenari successivi a questa mossa. Primo: chi prendera’ il posto di Camdessus all’Fmi? Secondo: dove finira’ il francese, ora che si e’ fatto un nome di risonanza internazionale?

Circa la successione al Fondo, l’Europa punterebbe a mantenere la carica nel suo ambito. E qualche tempo fa si era deciso pure che sarebbe stata presentata una candidatura comune. Invece, ancora niente. Ma non e’ detto che non accada molto presto, vista la notizia di oggi.

Chi potrebbe essere il candidato europeo? Si è fatto il nome di Jean Claude Trichet, governatore della Banca di Francia: ma Trichet è il successore giĂ  designato di Wim Duisenberg nella ”staffetta” alla guida della Banca centrale europea. Esclusi gli olandesi (che hanno giĂ  Duisenberg alla Bce), gli spagnoli (Javier Solana è diventato da poco ”Mr. Pesc”, ovvero il rappresentante della politica estera europea), la ricerca punta dunque soprattutto su Italia e Germania.

Lamberto Dini sarebbe, a detta di tutti, un eccellente managing director del Fondo. Solo che non rinuncera’ mai al suo ruolo politico in Italia. Resterebbe la candidatura del direttore generale del Tesoro, Mario Draghi.

Sempre che la diplomazia internazionale non decida che, con la nomina di Romano Prodi alla presidenza della commissione europea, l’Italia abbia giĂ 
avuto abbastanza soddisfazioni. La carta a sorpresa potrebbe essere, dunque, un candidato tedesco.

Circa il futuro di camdessus, invece, le ipotesi sono molte. Una delle piu’ atipiche di cui si parla negli ambienti internazionali e’ che vada a Roma a dirigere lo Ior, Istituto Opere di Religione, cioe’ la banca-cassaforte del Vaticano.