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Buffett: l’investimento più importante della mia vita

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L’investimento migliore che Warren Buffett ricordi in vita sua nulla ha a che fare con i titoli borsistici. L’oracolo di Omaha lo ha rivelato in un recente libro della firma del New York Times, Tim Ferriss: visto che il vero ostacolo per il suo successo era la timidezza nel parlare in pubblico, la vera svolta fu affrontare questa paura.

Si trattava di una cosa autenticamente paralizzante quando il giovane Buffett, ancora 20enne, decise con coraggio di affrontare il problema: si iscrisse, così, a un corso di public speaking con la Dale Carnegie institute. Il noto uomo della finanza, che ora vanta un patrimonio di circa 75 miliardi di dollari, non ce l’avrebbe fatta senza prima superare quella che, a suo dire, era un’autentica fobia in grado di smorzare le sue ambizioni. “Investire su te stesso è il più importante investimento che potresti mai fare nella tua vita”, racconta Buffett a Ferriss.

La pensa così anche un altro personaggio illustre che, divenendo uno dei più noti life coach al mondo, ha anche accumulato una fortuna multimilionaria: Tony Robbins. “Non c’è investimento finanziario che possa eguagliare [quello in se stessi] in quanto se tu sviluppi più abilità, più doti, più visione, più capacità, sono queste cose forniranno veramente libertà economica… Sono queste abilità a che pongono le basi perché ciò avvenga”, afferma Robbins nel libro.

Anche quest’ultimo è convinto che il vero investimento determinante della sua vita fu tutt’altro che finanziario: un coaching di tre ore per il quale pagò 35 dollari, poco meno di quanto guadagnava nel giro di una settimana. L’autore del corso, Jim Rohn, insegnò a Robbins a smettere di concentrarsi su ciò che era “al di fuori fuori del suo controllo” e a spostare l’attenzione sulle variabili sulle quali si può controllare il risultato.