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BT, Patterson: “arrabbiatissimo per quanto successo in Italia”

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Il Ceo di BT, Gavin Patterson, non usato mezzi termini per condannare il caso di frode emerso lo scorso gennaio nella divisione italiana dell’operatore telefonico britannico, per il quale si è detto “estremamente arrabbiato”.
“Lasciatemi esser chiaro su ciò che abbiamo scoperto in Italia”, ha esordito Patterson su Cnbc, “questo tipo di frode non ha assolutamente alcun ruolo da interpretare nel nostro business. Sono estremamente arrabbiato e veramente deluso del fatto che pochi individui abbiano offuscato il nome della compagnia nel complesso e sono determinato per assicurare che questo genere di comportamento non esiste da nessuna parte nella BT”.

Il caso, attualmente all’attenzione della magistratura milanese, ha visto i vertici della divisione italiana di BT gonfiare per anni i guadagni; in seguito allo scandalo la società ha proceduto a ridimensionarne il valore di oltre 600 milioni di euro. I capi d’accusa sono falso in bilancio e appropriazione indebita. La notizia si era abbattuta sul titolo BT, conducendolo ai minimi degli ultimi tre anni e mezzo.

Patterson ha dichiarato che BT, conscia dell’impatto d’immagine subito, compirà “ulteriori indagini su cosa possiamo apprendere o cosa avremmo potuto fare meglio”, a partire dalla sostituzione del management italiano pressoché azzerato. La società, ha ammesso il Ceo, ha ancora molto da fare per riguadagnare la fiducia degli investitori. Rispetto al prezzo cui le azioni BT erano scambiate prima del crollo il calo attuale resta del 10,53%.