Economia

Brexit: stallo negoziati, “impossibile andare oltre”

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Data l’impossibilità di proseguire i negoziati il Parlamento Europeo ha votato una mozione non vincolante per rimandare le nuove trattative sula Brexit. Si fa così sempre più in salita la strada dei potenziali futuri accordo sui legami tra Londra e Bruxelles post Brexit.

Le posizioni di Unione Europea e Regno Unito sembrano ancora molto distanti sebbene la premier britannica Theresa May è ottimista sul fatto che verrà trovato un accordo sulle condizioni del divorzio. L’ultima conferma delle difficoltà dei colloqui è arrivata oggi dal negoziatore Ue per Brexit Michel Barnier che, intervenendo nel dibattito al Parlamento europeo in seduta plenaria, ha tentato di chiarire la situazione.

“Non c’è accordo al momento sui punti fondamentali della trattativa, non ci sono progressi sufficienti nelle discussioni per passare alla seconda fase dei negoziati” ha detto, specificando che la Ue “non accetterà di pagare a 27 quello che è stato deciso a 28”.

Restano punti di dissenso, oltre che sulla ‘fattura’ di Brexit, sulla regolazione per le frontiere irlandesi, i diritti dei cittadini Ue residenti nel Regno Unito e sul riconoscimento del ruolo della Corte europea di giustizia. Il quinto ‘round’ del negoziato e’ fissato per la prossima settimana. Il 19 e 20 ottobre si riuniranno a Bruxelles i capi di Stato e di governo della Ue.

Sulla stessa linea il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, secondo cui “non sono stati ancora compiuti i progressi necessari” per procedere oltre con i negoziati della Brexit.

“I negoziatori hanno compiuto buoni passi avanti sui diritti dei cittadini ma manca ancora l’accordo sull’indispensabile ruolo della Corte di giustizia europea per la garanzia dei loro diritti”, ha detto Juncker durante l’informativa sulla Brexit in Parlamento europeo. Di conseguenza, “non possiamo ancora parlare delle relazioni future”.

Juncker ha poi confermato che tale situazione sarà comunicata ai capi di Stato di governo in occasione del vertice dei leader del 19 e 20 ottobre.

“Riferireremo al Consiglio europeo che ad oggi non possiamo dire di essere pronti per entrare nella seconda fase”.

Intanto, l’Europarlamento si appresta a chiedere ai Ventisette di “rinviare la valutazione per verificare se sono stati effettuati progressi sufficienti” nel negoziato su Brexit per poter passare alla seconda fase delle discussioni che riguardano i termini delle future relazioni tra Ue e Regno Unito, dopo l’addio britannico.