Economia

Brexit, ok Ue al pre-accordo non convince mercati

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Esprime ottimismo la premier inglese Theresa May dopo il faccia a faccia con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e dopo l’intesa raggiunta tra le due parti sulla bozza del testo che definisce le relazioni future tra Londra e Bruxelles.

“È stato un buon incontro e abbiamo fatto ulteriori progressi (…) Spero possa condurre alla soluzione delle questioni rimaste”.

Anche un portavoce della Commissione Europea si sbilancia e afferma che durante l’incontro tra la premier britannica Theresa May e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker sono stati fatti dei buoni e nuovi progressi. “Il lavoro va avanti” afferma il portavoce. Alcune questioni tuttavia, ha ammesso la May, devono ancora essere affrontate.

L’accordo promette di instaurare una relazione “profonda e flessibile” tra le due regioni, ma già domenica al summit dei leader Ue potrebbero emergere divisioni sul testo. Il ministro irlandese Harris ha avvertito che per May saranno “giorni difficili” e un funzionario del partito Labourista all’opposizione ritiene che l’accord non offra garanzie sufficienti perché sia approvato dai suoi.

Dopo il raggiungimento dell’intesa sul testo che definisce i futuri rapporti tra Ue e Regno Unito, la sterlina è euforica sui mercati valutari ma le Borse non festeggiano. Il testo concordato non rappresenta nulla di definitivo, con i membri del parlamento britannico che potrebbero anche rifiutare di dare la loro approvazione al testo. Gli investitori nel Forex sembrano focalizzarsi piuttosto sul fatto che è stato oltrepassato un difficile ostacolo, mentre quelli sull’azionario nutrono ancora più di un dubbio sull’efficacia dei piani di May e soprattutto hanno altri problemi in testa.

Il settore dei tecnologici attraversa un momento di crisi in Usa ma anche in Europa (meno 1% oggi), le banche cedono l’1,6% al momento e anche le società minerarie e di risorse di base sono in netto ribasso (quasi -2%). Dalle sale operative fanno sapere che più vengono superati fasi di impasse delicate come questa, meno ci sarà da preoccuparsi in ottica di investimenti, ma ci sono da superare anche altre questioni irrisolte come quella dei conti pubblici in Italia e la guerra commerciale sino americana.

Tornando alla Brexit, prima che si arrivi al voto decisivo alla Camera dei Comuni inglesi, l’intesa deve essere approvata dai leader europei. In attesa di questo primo appuntamento politico chiave, dal punto di vista tecnico la sterlina si è portata sopra la media mobile a 200 ore (linea blu) e sembra inoltre ben impostata per rimanere al di sopra della linea di ritracciamento 61,8 a quota 1,2913 dollari.

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Intesa e sterlina rimbalza, ma fattori destabilizzanti tuttora presenti

Ci sono alcuni fattori potenzialmente destabilizzanti per la divisa britannica, tuttavia. In patria la premier inglese continua a essere incalzata dal suo stesso partito, anche se l’ipotesi di una mozione di sfiducia per ora è sfumata.

Un’altra questione delicata riguarda sempre il confine tra le due Irlande. Bloomberg rivela alcuni parti dell’accordo: in esso si sottolinea che il periodo di transizione potrebbe essere esteso di “uno o due anni”, proprio per dare il tempo alle due parti di lavorare per trovare soluzioni tecnologiche che evitino lo scenario di “hard border” alla dogana irlandese.

Il testo prevede inoltre l’equivalenza di trattamento per le banche del Regno Unito, che Londra e Bruxelles si impegnino in una cooperazione doganale “profonda” e un impegno per la costruzione di un “territorio doganale unico“.

È stata Daniele Ferrie, portavoce della Commissione Ue che si occupa di Brexit, ad annunciare che i commissari europei hanno detto di sì al testo sulla dichiarazione politica congiunta sulla relazione futura tra Ue e Regno Unito. A questo punto il documento dovrà essere oggetto dell’endorsement dei 27 leader al prossimo vertice di domenica, l’ultimo step prima del voto alla Camera dei Comuni inglese, l’appuntamento più importante per il governo May che sarà monitorato con grande attenzione dai mercati.

Esprime soddisfazione la cancelliera tedesca Angela Merkel che preme affinché si trovi al più presto un’intesa per scongiurare una Brexit disordinata che porta risvolti negativi, anche se poi riconosce che “è necessario ancora discutere molto”.

Abbiamo fatto molta strada, ma certamente servirà ancora discutere molto, specialmente con la Gran Bretagna”.