Economia

Brexit “dura”: le conseguenze su mercati ed economia

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Secondo Hsbc, la più grossa banca del Regno Unito e fra le principali istituzioni finanziarie che potrebbero essere influenzate dalla piega che prenderà la Brexit, il discorso programmatico della premier Theresa May ha offerto “poco conforto al settore dei servizi finanziari, che si trovano ancore nel buio riguardo al proprio accesso nel Mercato europeo nel dopo-Brexit”.
In particolare, sottolinea un report della banca, il discorso di May non ha “chiarito se il primo ministro cercherà di replicare l’attuale ‘passaporto’ in seguito alla partenza del Regno Unito”.
Anche se la premier non ha usato questa terminologia, scrive Hsbc, “secondo le nostre classificazioni, stare fuori dal Mercato unico e dall’Unione doganale è una Brexit molto ‘dura’ (‘hard’)”.

Quali conseguenze aspettarsi sui mercati nei prossimi mesi, dato lo scenario delineato dal governo britannico? Secondo quanto scrive la banca nel suo report, bisogna attendersi che la retorica della Brexit dura, che punta innanzitutto a recuperare il pieno controllo giurisdizionale e dell’immigrazione, alimenterà ancora pressioni al ribasso sulla sterlina. Allo stesso tempo la crescita dell’inflazione “è già su di noi”: gli ultimi dati diffusi hanno visto salire l’indice dei prezzi al consumo dell’1,6% a dicembre, l’incremento più alto dal luglio 2011. “Nella nostra visione questa inflazione più elevata non sarà affiancata da una crescita dei salari, implicando una riduzione delle retribuzioni reali… Ciò porta verso un rallentamento della crescita nel 2017”.
“In questo contesto”, conclude Hsbc, “la Banca d’Inghilterra resterà in attesa”, nonostante i toni più duri degli ultimi tempi.